A trent’anni dall’attentato di via D’Amelio si deve ancora invocare impegno nella ricerca della verità sulle stragi di quel periodo.
Senza verità non ci potrà essere essere giustizia e le nuove generazioni di magistrati dovranno continuare a lavorare per portarla alla luce.
Ma la ricerca della verità richiede l’impegno di tutte le istituzioni, superando i conflitti che inquinano la dialettica democratica.
Con questo auspicio e con la speranza che i sacrifici non siano mai inutili ricordiamo oggi Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina che persero la vita in quel tragico attentato.