Report n. 14

Cari tutti, il report FLASH di oggi è dedicato alla delibera della quarta commissione (relatori consiglieri NICOTRA, CILENTI, BERTOLINI, BISOGNI, CARBONE M., ECCHER) con la quale il Consiglio Superiore ha avviato la sperimentazione sugli “standard di rendimento” (delibera in allegato) ancorandoli ai carichi esigibili nazionali oggetto di approvazione nel corso del plenum del 25 ottobre 2023.

Come si ricorderà, con la delibera del 25 ottobre – frutto del lavoro dei primi mesi della consiliatura della Settima Commissione, della Struttura tecnica dell’organizzazione e dell’ufficio statistico del CSM – si è determinata, per la prima volta a livello centrale, la misura dei carichi esigibili di lavoro dei magistrati (togati) oltre i quali il dirigente dell’ufficio non può spingersi nella redazione dei programmi di gestione.

Lo standard minimo di rendimento – oggetto della delibera approvata in data odierna (di cui sono relatori tutti i componenti della quarta commissione) – è invece un valore rivolto al singolo magistrato nella prospettiva di individuare la soglia minima di produttività al di sotto della quale il magistrato potrebbe presentare criticità nella valutazione del parametro della laboriosità.

Orbene la delibera avvia un nuovo percorso fondato sugli arresti cui il Consiglio è pervenuto nel settore dei carichi esigibili e propone di sperimentare uno standard mobile ancorato proprio ai carichi esigibili e, nello specifico, tale standard è stato individuato in un range oscillante tra la mediana del carico esigibile ed una riduzione del 30% della stessa mediana.
Nella consapevolezza, tuttavia, dell’attuale difficoltà di utilizzare sic et simpliciter il carico esigibile nella prospettiva degli standard, la sperimentazione tiene conto:

– della peculiarità delle diverse realtà giudiziarie confrontandosi anche con i carichi esigibili dei singoli uffici;

– dell’apporto degli addetti all’ufficio del processo di cui si tenta una prima determinazione dell’apporto reso al singolo magistrato;

– della necessità di confrontare lo standard con l’annuale rideterminazione dei carichi esigibili nazionali da parte del Consiglio Superiore della Magistratura.


La sperimentazione approvata oggi rappresenta un primo importante passo verso l’effettiva determinazione degli standard, ma deve essere sottolineato come le due delibere (quella sui carichi e quella sugli standard) riconoscono al CSM un ruolo centrale nella salvaguardia della qualità della giurisdizione.

Alleghiamo la delibera completa.

Un caro saluto a tutti.
Marco Bisogni
Roberto D’Auria
Michele Forziati
Antonino Laganà

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