(da trasmettere all’Ufficio Tirocini Formativi entro 50/60 giorni dall’inizio effettivo del tirocinio)
Tribunale Ordinario di Milano
Ufficio Tirocini Formativi
Al coordinatore tirocini settore civile dott. Damiano Spera
Milano, …
PROGETTO DI TIROCINIO del dott.
presso il giudice affidatario dott.
sezione civile
Dati temporali
Data inizio tirocinio:
Orario settimanale: 20 ore / 40 ore (eventualmente come ripartite nell’arco dei giorni, se vi è calendario fisso)
Periodi di assenza: per ferie del giudice o per motivi personali
Situazione logistica:
– presso stanza del magistrato, con autonoma postazione computer
– Oppure: presso stanza al piano condivisa con altri tirocinanti, con autonoma postazione computer
– Assegnatario credenziali per accesso a Internet, a Italgiure (o ad altro)
– Assegnatario credenziali per accesso a Consolle Assistente (indicare se si è ritenuto di dare visibilità solo di alcuni procedimenti, o dei procedimenti dell’intero ruolo, salva eventuale esclusione di alcuni)
Compiti assegnati (area civile) da integrare/rettificare in relazione alla specificità dei compiti assegnati e dell’area di contenzioso
Attività preparatorie dell’udienza
- verifica trasmissione da parte della cancelleria dei fascicoli delle udienze dellasettimana, effettuata tramite controllo ruolo nei registri informatici (SICID, SIECIC, ecc.), quale fornito dalla cancelleria, o visionato da consolle assistente sulla propria postazione
- verifica completezza atti del fascicolo d’ufficio, anche eventualmente depositati per via telematica (verbali udienze, provvedimenti, scritti difensivi delle parti ecc.) e loro riordino secondo il criterio indicato dall’affidatario
- preparazione delle udienze con il magistrato, e studio individuale di eventuali fascicoli indicati dal magistrato
- preparazione della “scheda del procedimento” in cui siano sintetizzati il contenuto della lite (causa petendie petitum), le questioni preliminari e leprincipali questioni in fatto e in diritto che la causa pone, previo confronto con il magistrato affidatario, ove necessario; tale attività può effettuarsi nella modalità di consolle con funzione di assistente, eventualmente inserendo dette informazioni nella sezione “annotazioni”
- approfondimenti eventuale di profili di diritto controversi, quali emersi dallo studio del procedimento
- predisposizione verbali d’udienza in pct (differenziati tra prima comparizione, provvedimenti su provvisoria esecuzione, audizione testi, comparizione parti, ecc.), ed eventuale redazione di bozza di ordinanza
- stampa di alcuni atti o documenti del fascicolo, ove telematico, per una più agevole lettura da parte del giudice
Attività in udienza
- Redazione verbale d’udienza sotto direzione/dettatura del giudice accedendo aconsolle
- archiviazione verbali, per deposito telematico a fine udienzada parte del magistrato
- archiviazione informatica di verbali/provvedimenti secondo il modulo di archiviazione previstodal giudice (ad esempio: creazione di apposita cartella informatica per tipologia di cause/controversie)
- se udienza collegiale, possibile lettura/presentazione di breve relazione (previamente preparata con l’affidatario) e ascolto della discussione orale e del confronto in camera di consiglio
Attività successiva all’udienza
- Su istruzione dell’affidatario, segnalazioni alla cancelleria di singoli incombenti per cause trattate in udienza (ad es: comunicazioni a CTU,informazioni presso uffici pubblici, etc.)
- confronto con l’affidatario su eventuali profili decisionali o istruttori emersi, ed aggiornamento “scheda del procedimento”
- collaborazione nella redazione di bozza di provvedimenti in riserva, previo confronto con l’affidatario e successiva correzione dell’elaborato
- studio e approfondimento di eventuali profili di diritto, e ricerche tramite banche dati di dottrina e giurisprudenza, con redazione sintetica degli orientamenti emersi
- individuazione con l’affidatario di cause relativamente semplici, per le quali stendere bozza sentenza/decreto/ordinanza, previo esame autonomo del fascicolo e confronto con l’affidatario in ordine alla soluzione decisoria e allo schema argomentativo logico-giuridico da seguire
- esame pregresse sentenze emesse dall’affidatario, dallo stesso previamente selezionate, e archiviazione per argomento e tipologia di questione di diritto trattata, eventualmente integrata da aggiornamenti di dottrina e giurisprudenza, così da creare/aggiornare l’archivio del magistrato
- predisposizione di modelli standard di motivazione per questioni giuridiche ricorrenti
- collaborazione nella creazione, gestione, aggiornamento di archivio di dottrina, giurisprudenza, modulistica della sezione (eventualmente in unione con gli altri tirocinanti presenti in sezione)
- partecipazione alle riunioni di sezione ex art.46 quater O.G.
- partecipazione ai corsi della formazione decentrata, anche in tema digitalizzazione del processo
PROGETTO DI FORMAZIONE DEL TIROCINANTE
– Passaggio dal diritto “studiato” al diritto “applicato”
– Apprendimento della funzione del giudicare: potenzialità e limiti
– Conoscenza delle singole fasi del processo (civile, esecutivo ecc.), nel loro evolversi fisiologico e nella gestione delle possibili anomalie, eccezioni,contestazioni
– Acquisizione capacità di analisi degli atti/documenti e capacità di sintesi nell’enuclearne i profili e dati salienti
– Acquisizione di capacità argomentative, verbali e scritte, e di tecniche di motivazione nella redazione dei provvedimenti
– Approfondimento differenti istituti di diritto, processuali e sostanziali, nei loro profili teorici e applicativi (sia mediante studio individuale, sia confrontandosi con l’affidatario)
– Acquisizione di capacità organizzative, sia in ausilio dell’affidatario (gestione del ruolo, dell’udienza, del fascicolo, ecc.), sia individuali, per far fronte ai differenti compiti affidati, nel rispetto di scadenze e priorità
– Approfondimento di eventuali aree di interesse specifico del tirocinante, in relazione anche ai suoi progetti professionali futuri
A seconda dello specifico ufficio/settore di appartenenza dell’affidatario, il progetto del tirocinante potrà essere integrato da profili formativi specifici.
VALUTAZIONE DEL MAGISTRATO AFFIDATARIO
(entro 50/60 giorni da inizio tirocinio)
Si richiedono valutazioni sintetiche dell’affidatario in ordine a preparazione, capacità e impegno del tirocinante, eventualmente distinte – ove necessario – con riferimento ai suddetti profilie obiettiviformativi.
In ipotesi di valutazioni negative, la relazione dell’affidatario potrà essere anticipata e i coordinatori, sentito il tirocinante, potranno valutare di spostarlo in altro ufficio/settore, salvo ulteriori o diversi provvedimenti.
PROGETTO DEL MAGISTRATO AFFIDATARIO: obiettivi e programma di lavoro
Verificato preliminarmenteil numero di cause iscritte nel proprio ruolo e la loro anzianità (tramite SICID o tramite Cancelleria/Ufficio Innovazione),
Verificata la propria produttività nell’anno/biennio precedente,
Valutato il potenziale contributo del tirocinante, alla luce della sua prevista permanenza e presenza part-time o full time, e dipreparazione, capacità, impegno dello stesso, quali emersi nell’arco dei primi due mesi (in linea con la sezione “Valutazione del magistrato affidatario“),
previsione di un programma di lavoro che consenta (in via esemplificativa/alternativa, in relazione alla tipologia e alle problematiche del ruolo di ciascuno, e all’impegno formativo che, in termini più accentuati nella fase iniziale, va comunque destinato dall’affidatario al tirocinante):
– accentuato smaltimento cause arretrate (indicare se potranno essere definite con anticipo cause iscritte oltre il quinquennio, ovvero oltre il triennio, ecc.)
– definizione cause entro il triennio (ad es. in una data percentuale sull’intero ruolo)
– maggiore produttività rispetto all’annualità/biennio precedente (ad es. del 5%, 10%, ecc.)
– aumento numero sentenze emesse ex art.281 sexies c.p.c.
– riduzione termini deposito sentenze, ovvero ordinanze cautelari o istruttorie
– riduzioneprocedimenti pendenti sul ruolo, tenuto conto dei sopravvenuti
– maggiore approfondimento profili di diritto
– migliore organizzazione del lavoro, nel rispetto meno affannato di scadenze e priorità
La stesura del suddetto progetto quali-quantitativo da parte del magistrato affidatario vuole essere un momento di riflessione sulle capacità e sull’impegno del tirocinante, sia al fine di comprendere le potenzialità del percorso formativo del giovane, in vista di un’attestazione di “esito positivo”, quale richiesto ex art.73 d.l.n.69/13, per l’accesso all’esame di avvocatura o al concorso per magistratura, sia al fine di valutarne i riflessi in termini di “assistenza/collaborazione”del tirocinante all’attività del magistrato.
Dimostrazioni di capacità e impegno da parte del tirocinante potranno consentire all’affidatario di esprimere una previsione di possibile aumento della quantità e qualità del proprio lavoro; al contrario possibili carenze dovranno essere tempestivamente segnalate, e saranno valutate dai Coordinatori nel contraddittorio con gli interessati, per accertare se imputabili ad eventuali difficoltà d’intesa con lo specifico affidatario, ovvero ad altre ragioni, onde proporre/rimettere al Capo dell’Ufficio ogni valutazione conseguente.