La Magistratura al servizio delle persone – Una ANM per tutti i magistrati

Unità per la Costituzione all’esito del CDC del 7 ed 8 novembre 2020

Cari Colleghi, il nuovo CDC si è insediato, seppure tra innumerevoli difficoltà logistiche legate alla pandemia. Non era scontato, non era certo, ma ci siamo riusciti.

Noi componenti del gruppo di Unità per la Costituzione, dopo aver illustrato i punti programmatici che riteniamo indispensabili per perseguire l’interesse di tutti i Magistrati, abbiamo chiesto ripetutamente e con forza, a tutte le componenti associative, di impegnarci con assoluta determinazione nel ricercare, nutrire e far crescere l’unità associativa.

Abbiamo ricordato a noi stessi e agli altri la grandissima responsabilità che oggi siamo chiamati ad assumere, ossia quella di dare una voce forte alla Magistratura in questo momento di profonda crisi di sistema e di valori.
Abbiamo ricordato come sia interesse di tutti avviare una seria azione di rinnovamento, dentro e fuori l’associazione, un rinnovamento che passa certamente per l’ANM ma che riguarda tutti noi magistrati. Come non ci sia nessuno tra noi che non voglia restituire credibilità e autorevolezza alla magistratura, nei rapporti con le istituzioni e nei confronti dell’intera società. Come non ci sia nessuno tra noi che non voglia battersi per i magistrati perché possano lavorare “bene”, nell’interesse stesso dei cittadini.

E abbiamo invitato a una riflessione: se questi sono i fatti da valutare, la giusta regola di giudizio non può che essere l’UNITA’, la quale deve indurci a guardare insieme al futuro, senza dimenticare il passato che già ci ha coinvolti tutti, obbligandoci ad un doloroso risveglio, nell’avvertita esigenza di una rinnovata fiducia e rispetto fra tutti noi.

Ci sono sensibilità diverse al nostro interno. Per fortuna. Perché questa è la nostra vera forza e ricchezza, che ci consente di non rimanere sempre immobili e ancorati ai nostri convincimenti, costringendoci invece ad un continuo dialogo e confronto di idee.

Il nostro mandato è di rappresentare TUTTI i Magistrati.

Abbiamo, quindi, sollecitato tutti a non dimenticare la fiducia che ci è stata accordata da tanti di voi, che avete creduto in noi, in un momento così difficile per l’intero associazionismo. E abbiamo chiesto di non deludervi, consegnando a tutti noi un’ANM divisa e, quindi, debole. Ma neppure abbiamo dimenticato che tanti altri, legittimamente, hanno ritenuto di astenersi dal voto, non riuscendo a superare lo sconforto determinato
dalla crisi di credibilità che ha travolto l’intera Magistratura. Il nostro compito è quello di cercare di fare innamorare nuovamente anche questi Colleghi dell’associazionismo. Tutti insieme possiamo riuscirci e, mai come in questo momento, abbiamo il dovere di farlo per restituire all’ANM la sua funzione di luogo indispensabile e non altrimenti surrogabile di
sintesi e di rappresentanza dell’intera Magistratura.
Abbiamo anche ricordato a noi stessi e agli altri come nella Magistratura si stia pericolosamente insinuando il virus della divisione, come sia serio e concreto il rischio di una spaccatura tra generazioni e tra “tipi” di magistrati, gli uni più visibili degli altri, come tutto questo possa rendere sempre più difficili e lontani l’attuazione e il riconoscimento del
nostro ruolo costituzionale e come una spaccatura anche tra noi rappresentanti possa determinare la fine dell’Associazione e un duro colpo per l’intera Magistratura.


E, allora, noi eletti di Unità per la Costituzione abbiamo invitato noi stessi e gli altri, e lo facciamo anche adesso, a perseguire con fermezza l’obiettivo dell’UNITA’, e abbiamo sollecitato con determinazione i gruppi di maggioranza ad assumersi la responsabilità di questo obiettivo.
Ecco perché, pur convinti della necessità di provvedere al più presto alla nomina del Presidente e dei componenti della Giunta esecutiva, abbiamo ritenuto di aderire alla proposta di rinviare tale designazione ad altra, imminente data, al fine di favorire il necessario confronto tra le diverse sensibilità associative, onde ricercare un comune denominatore tra i vari programmi, tutti ricchi di spunti di riflessione, sebbene, inevitabilmente, in alcuni aspetti diversi gli uni dagli altri.
Noi di Unità per la Costituzione siamo convinti, peraltro, che la dicotomia
continuità/discontinuità, che sembra tenere lontani alcuni dagli altri, possa e debba trovare seria composizione nella necessità di dare attuazione ai punti programmatici che rispecchiano le palesate aspirazioni di tutti noi, di qualsiasi gruppo o lista:

  1. il recupero della credibilità e dell’autorevolezza della Magistratura;
  2. la riforma dello Statuto dell’Associazione Nazionale Magistrati per renderla sempre più
    partecipata dai colleghi, anche mediante modifiche al sistema elettorale del CDC;
  3. la valutazione dei carichi di lavoro sostenibili per la qualità della giurisdizione, per la
    credibilità della magistratura e dei singoli magistrati, individuando una soluzione di
    sintesi che tenga conto anche delle diverse realtà territoriali;
  4. l’interlocuzione costante con il Governo, a fronte delle riforme ordinamentali in cantiere, sia per fronteggiare l’emergenza Covid nel pianeta Giustizia, sia per assicurare e garantire la tutela della salute e migliori condizioni di lavoro per tutti gli operatori della Giustizia
    Smussare gli angoli, eliminare le “scorie “del recente passato, riconoscere la legittimazione di ognuno e designare un Presidente e una Giunta capaci di rappresentarci tutti, valorizzare ognuno di noi, dar voce ai colleghi tutti, per il bene della Magistratura italiana e dei cittadini. Una ANM che sappia essere lontana da collateralismi, reali e
    apparenti, che sappia essere interlocutore autorevole della politica, senza confondersi con essa.

    Noi ci crediamo, siamo qui per questo.

Roberta D’Onofrio
Giacomo Ebner
Italo Federici
Pierpaolo Filippelli
Alessandra Maddalena
Antonio Nicastro
Emma Vittorio