
Descrivere chi sono e cosa ho fatto nella mia vita professionale è uno sforzo destinato ad annoiare chi leggerà queste righe sperando di trovarvi qualcosa di originale, magari di apprezzabile, e comunque di utile per conoscermi meglio.
La speranza quindi è che nel corso dei miei 28 anni di carriera vi sia capitato di conoscermi, di aver letto qualcosa di mio, o di avermi sentito in qualche occasione: in tal caso il ricordo vale molto più del mio riassunto, che risulterà del tutto inutile.
Altrimenti – se proprio volete leggerlo per farvi una idea di chi sono – non vi resta che proseguire.
Ad oggi.
Quanto ai profili sociali, sono un marito fortunato, padre di tre splendidi figli ornai lontani da casa, velista per hobby, e purtroppo tifoso abituato a non vincere spesso: quindi un carattere decisamente forgiato dalla vita, dal vento e dalle sconfitte.
Quanto ai profili professionali: sono da oltre 3 anni Presidente della sezione civile del Tribunale di Trieste, nonché di quella specializzata in materia di impresa e di quella in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’unione europea. Sono Commissario Aggiunto per la liquidazione degli usi civici per il Friuli Venezia Giulia.
Mi sono appena dimesso per sfinimento da Vice presidente di Commissione Regionale Tributaria.
Fino a ieri.
Quanto ai profili professionali.
Ho ricoperto i seguenti incarichi:
- Segretario nel Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello di Trieste;
- Referente per l’informatica per due periodi;
- Referente per la Formazione decentrata civile ed europea per tre periodi;
- Presidente commissione per la tenuta dell’albo dei raccomandatari marittimi;
- Docente a contratto per due anni nel corso di diritto privato presso la facoltà di scienze internazionali e diplomatiche di Gorizia;
- Docente in diversi corsi Scuola di Specializzazione per le Professioni legali di Padova;
- Componente commissione di esami di avvocato;
Cosa ho scritto negli ultimi dieci anni.
Per non risalire fino allo scorso millennio, e rimanendo abbondantemente al di qua:
- Entra in vigore il regolamento n. 1896 del 2006: la competitività del sistema europa passa anche attraverso la rapida esazione dei crediti transfrontalieri, in Giur. Merito 2010, n. 2, p. 304 ss.
- La proposizione di ricorso per decreto ingiuntivo implica accettazione della giurisdizione del giudice italiano? Commento a sentenza Tribunale di Perugia, 4 aprile 2014, su Questione Giustizia, rivista web
- Regulation no 1215/2012 of the European Parliament and of the Council of 12 December 2012 on jurisdiction and the recognition and enforcement of judgements in civil and commercial matters (recast), in Practical exercises in implementing the judicial cooperation instruments in civil and commercial matters, pubblicato dal Consiglio Superiore della Magistratura Rumena, con l’apporto finanziario dello Specific Programme Civil Justice of the European Union.
- Unicità e pluralità di nessi causali. Genesi e rilevanza della perdita di chances nella responsabilità per colpa medica. Le prospettive del dibattito. Giustizia Civile.com, approfondimento del 4 maggio 2015;
- How can the best practices of legal professions with judicial cooperation be operationalized to improve mutual trust? In From common rules to best practices in European Civil Procedure, edito da Nomos per Max Planck Institute Luxembourg for Procedural Law, 2017.
Cosa ho detto negli ultimi dieci anni.
Non posso mantenere la premessa di sintesi, perché purtroppo a parlare siamo bravi tutti ed io l’ho fatto spesso.
Vi dico solo che mi capita due-tre volte all’anno di fare una passeggiata a Scandicci per raccontare qualcosa a Colleghi giovani e meno giovani, e non mi tiro indietro in (troppe) altre occasioni.
La mia vita associativa ed il perché della mia scelta.
Sono sempre stato simpatizzante e votante per Unicost, ma il mio impegno è sempre e solo stato confinato al Distretto di Trieste, se non al circondario del Tribunale, dove spero di essermi meritato la stima della Colleghe e dei Colleghi con l’esempio lavorativo e la coerenza.
Non ho esperienza associativa paragonabile a quella di molti altri colleghi.
Le mie motivazioni.
Ho visto la sofferenza e la rabbia sul volto di molte e molti di noi: ma questo non mi ha spaventato.
Quello che mi turba è la rassegnazione, il ripiegarsi su se stessi, dietro una consolle, schiacciati dai fascicoli, dal fardello di supplenze sempre più ingiuste e pesanti da sobbarcarci per continuare a garantire giustizia.
Ed ho deciso che non posso più rimanere fermo.
Ho ricevuto tanto in termini di attenzione istituzionale, sia in sede associativa che consiliare, da Colleghe e Colleghi che ho ammirato per la dedizione e gli sforzi per rendere migliore la Magistratura.
Queste persone oggi hanno bisogno di me, e forse – senza presunzione ma con ambizione – potrei essere anche io uno di loro e mettermi al servizio dell’associazione.
Voglio restituire quello che ho avuto, e non ho nulla da chiedere, se non poter esprimere le mie idee in modo libero, alla luce della mia storia personale, ed in nome dei valori di cui Unicost si è sempre fatta concreta portatrice.