AUTORELAZIONE DI ________________________ AI FINI DELLA____________________VALUTAZIONE DI PROFESSIONALITA’

1. Dati generali del magistrato.

Cognome e nome: ___________ _________;Luogo e data di nascita: ________, _________;Decreto di nomina a magistrato ordinario (già uditore giudiziario): D.M. ____ _____ _______;Periodo in valutazione: dal _______ (fine quadriennio precedente) al _______ (fine quadriennio in valutazione);Funzioni ricoperte nel periodo in valutazione2:____________________;Ufficio e settore di appartenenza: _____________________.

2. Dati sulle precedenti valutazioni o progressioni in carriera.

2.1. Ricostruzione della carriera.– decreto ministeriale di nomina in data ______________;- nomina a magistrato di tribunale (o prima valutazione di professionalità):decorrenza dal _______ (delibera del CSM del _____________);- seconda valutazione di professionalità: decorrenza dal ____________ (deliberaCSM del ________);- ecc.

2.2. Dati delle precedenti valutazioni di professionalità.– parere del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di __________ del___________ – nomina a magistrato di tribunale (o riconoscimento della primavalutazione di professionalità);- parere del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di _________ del_______________ seconda valutazione di professionalità;- ultimo parere del Consiglio Giudiziario: in data _________ per la _______valutazione di professionalità (o per il conferimento dell’ufficio semidirettivo di_____________________);

3.Sintesi dei pareri resi in precedenza dai competenti Consigli giudiziari.

_______________

4. Valutazione in ordine al parametro della “capacità”.

4.1. Titoli di studio ed esperienze post-universitarie.

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4.2. Attività giudiziaria svolta nel quadriennio.

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4.3. Tecniche di indagine. Modalità e loro particolarità.

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4.4. Attività organizzativa e gestionale.

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4.5. Provvedimenti giurisdizionali pubblicati su riviste giuridiche o su banche dati.

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4.6. Complessità dei procedimenti e dei processi trattati in ragione del numerodelle parti e delle questioni giuridiche affrontate.

__________________

4.7. Rapporto tra provvedimenti emessi e successivi gradi di giudizio.

_____________________

4.8. Modalità di gestione dell’udienza.

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4.9 Contributi forniti in camera di consiglio.

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4.10. Organizzazione del lavoro.

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4.11. Conoscenze informatiche applicate alla redazione dei provvedimenti ed all’efficace gestione dell’attività giudiziaria.

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4.12. Aggiornamento dottrinale e giurisprudenziale e sue modalità.

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4.13. Pubblicazioni scientifiche.

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4.14. Attività scientifiche e culturali, incarichi di docenza, collaborazione con istituti universitari, relazioni su tematiche giuridiche in incontri di studio non organizzati dal C.S.M. o dalla Scuola Superiore della Magistratura.

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4.15. Partecipazione all’attività di formazione del CSM o della Scuola Superiore della magistratura in sede centrale o decentrata come relatore, esperto formatore o coordinatore di gruppi di lavoro.

4.15. Altre attività organizzative svolte su incarico del CSM, della Scuola Superiore della Magistratura, del Capo dell’Ufficio, del Presidente di Sezione o del Procuratore aggiunto.

4.16. Partecipazione a commissioni esami avvocato, commissioni esami mot, tavoli di studio, osservatori, comitati pari opportunità, commissione flussi, ecc.

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4.17. Conoscenza delle lingue straniere.

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4.18. Conoscenza dei sistemi giuridici di altri Paesi.

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5. LABORIOSITA’.

5.1. Produttività. Riduzione del carico di lavoro. Tempi di definizione dei procedimenti.

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5.2 Collaborazione prestata per il buon andamento dell’ufficio.

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6. DILIGENZA

6.1. Numero di udienze tenute.

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6.2. Rispetto dei termini per il deposito dei provvedimenti.

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6.3 Rispetto degli impegni prefissati.

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6.4. Partecipazione alle riunioni previste dall’ordinamento giudiziario per la discussione e l’approfondimento delle innovazioni legislative nonché per la conoscenza e l’evoluzione della giurisprudenza.

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7. IMPEGNO

7.1 Disponibilità ad applicazioni, supplenze e coassegnazioni.

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7.2 Partecipazione ad eventuali iniziative per lo smaltimento dell’arretrato o per la migliore gestione dell’Ufficio. Attività di collaborazione con il Capo dell’Ufficio o con il Presidente di Sezione o con il Procuratore Aggiunto.

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7.3. Attività svolta quale componente del Consiglio giudiziario.

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7.4. Frequenza degli incontri di studio organizzati dal C.S.M. e dalla Scuola Superiore della Magistratura in sede centrale e in sede decentrata.

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7.5. Attività di presidente o di componente di uffici elettorali.

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DATA                                                                                   FIRMA

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