Dimissioni del cons. Gianluigi Morlini da Unità per la Costituzione

Unità per la Costituzione segue ormai da giorni con preoccupazione l’aggravarsi della crisi di legittimazione della magistratura italiana e responsabilmente ha assunto sin dall’inizio una linea di condotta improntata al rigore e alla assoluta trasparenza; linea che ha trovato riscontro e riconoscimento nel deliberato del C.D.C. del 5 giugno 2019 e nei documenti approvati dalla assemblee sezionali dell’A.N.M..

Prende atto della decisione della ripresa delle attività da parte dei consiglieri C.S.M. “autosospesi”, ma non può che esprimere il disagio che tale decisione crea all’istituzione consiliare in termini di credibilità.

L’accertamento delle eventuali responsabilità spetta alle competenti Autorità disciplinari e, se del caso, giudiziarie ed è fortemente convinta che, a prescindere dalla discovery degli atti alla quale si assiste da giorni sulla stampa, una valutazione complessiva della vicenda potrà compiutamente formularsi solo al momento della piena ostensibilità degli elementi raccolti.

Purtuttavia, nelle more di tali accertamenti di non poco momento e presumibile durata, la credibilità e l’autorevolezza del C.S.M. è giornalmente sottoposta ad una tensione istituzionale mai prima vissuta.

Compito di ogni magistrato è salvaguardare il ruolo costituzionale del CSM e la sua autorevolezza, snodo fondamentale per la tutela dei valori costituzionali.

Unità per la Costituzione sente oggi tutto il peso e la responsabilità del presidio di questi valori.

In data odierna il consigliere Gianluigi MORLINI ha comunicato le dimissioni dal gruppo di Unità per la Costituzione.

Unità per la Costituzione prende atto di questa determinazione.

Ribadisce, in linea con il deliberato del C.D.C. del 5 giugno 2019, la necessità di preservare la credibilità e autorevolezza dell’organo di governo autonomo della magistratura.

Il Presidente

Mariano Sciacca

 Il Segretario Generale

Enrico Infante