Sono Ettore Cardinali, nato il 09.12.1969 a Bari, sposato con una splendida collega (giudice civile) e ho quattro figli (tutti con la stessa moglie) e, come se non bastasse, in famiglia abbiamo recentemente accolto anche un cane. Mi presento e sinteticamente spiego le ragioni della mia candidatura al Comitato Direttivo Centrale dell’ANM.
Nella giovinezza, mi sono laureato nel 1992 in giurisprudenza con 110/110 e subito dopo ho espletato il servizio militare come ufficiale della G. di F. a Roma. Successivamente ho lavorato come funzionario tributario a Treviso e poi a Roma dal 1997 al 2002. Nel frattempo, nel 1998, ho conseguito l’abilitazione alla professione di Avvocato, ma non ho mai esercitato la professione.

Da uomo di mare, approdavo in magistratura con il D.M. del 18 gennaio 2002 e salpavo in quel di Trani come Sostituto Procuratore di prima nomina nel 2003, per rimanervi sino al maggio del 2012, quando tornavo al porto natale di Bari sempre come Sostituto Procuratore. Dal 2016 Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari e magistrato assegnato all’Ufficio Misure di Prevenzione. Magistrato con superamento della quarta valutazione di professionalità.

Ho aderito con entusiasmo a numerose richieste di partecipazione, anche di carattere internazionale, a seminari, convegni e corsi come relatore e docente in materia penale e procedura penale. Ritengo, infatti, che il confronto derivante dalla partecipazione ai suddetti eventi consenta di crescere nel proprio bagaglio conoscitivo giuridico e, al contempo, consenta di raffinare la propria professionalità. Ciononostante, qualche volta ho declinato gli inviti per impegni lavorativi.

Sono stato membro della Commissione per l’esame di avvocato indetto con DM 2012.
Non mi sono mai sottratto nelle collaborazioni nel tirocinio formativo degli specializzandi della Scuola di Specializzazione per le professioni legali universitarie e sono stato docente e/o Tutor di diritto penale presso la Scuola di Specializzazione delle Professioni Legali dell’Università di Bari I
e II anno dal 2015 all’attualità.

Sono stato nominato formatore della Scuola Superiore della Magistratura, formazione decentrata per la Corte di appello di Bari per il biennio 2018/2020, incarico che tuttora ricopro.
Da sempre mi sono impegnato nella vita associativa dei magistrati, dapprima quale componente della Giunta distrettuale di Bari, successivamente dal 2010 al 2012 quale Presidente della Sottosezione di Trani e, nuovamente, dal 2012 al 2016, quale Presidente o componente della Giunta distrettuale di Bari.

Il faro che ha sempre illuminato il mio percorso associativo è stato l’interesse all’efficienza del servizio giustizia da rendere ai cittadini, la massima attenzione alle condizioni lavorative dei colleghi e la ferma e immediata tutela dei Magistrati impegnati onestamente nell’esercizio
della giurisdizione. Sotto questa luce, come Presidente ho sempre mantenuto l’unitarietà della Giunta da me rappresentata, considerando il pluralismo un valore aggiunto.

Sono fermamente convinto nella necessità di un intervento dell’Anm più incisivo in materia di edilizia Giudiziaria (Bari, con le sue udienze celebrate nelle tende, costituisce uno dei peggiori esempi mai verificatisi a livello nazionale) e in tema di personale amministrativo. Credo che l’informatica debba essere al servizio del Magistrato e non, viceversa, appesantendone i già importanti carichi lavorativi.

Credo sia necessario recuperare la fase decisionale dell’essere magistrato e alleggerire i sempre maggiori oneri burocratici che ci impegnano quotidianamente.

Osteggio la separazione delle carriere tra Giudici e Pubblici Ministeri. Sono contrario al diritto di tribuna degli avvocati nei consigli giudiziari nelle pratiche di valutazione dei magistrati. Ritengo offensiva per l’identità e la natura stessa del magistrato la proposta di procedere con il sorteggio alla selezione o nomina dei componenti del CSM: siamo istituzionalmente deputati ad effettuare scelte e decisioni sulle vite delle persone e poi non saremmo capaci di farlo per noi; ripeto, lo trovo sinceramente assurdo e
offensivo.

Ho scelto di essere magistrato con estrema passione. La stessa passione che anche oggi mi accompagna quotidianamente nella professione e che non mi stancherò mai di cercare di fare comprendere e trasmettere agli altri. Sono sempre stato una persona libera e ho trovato nei valori della nostra costituzione i principi cui ancorare il mio essere magistrato. L’Autonomia e
l’Indipendenza devono essere difesi ad ogni costo a garanzia dei cittadini, prima ancora che dei singoli magistrati. Sono i valori principali e assoluti che si rispecchiano in UNICOST e, nonostante i recenti scandali, sono i valori fondanti che permangono a guida della corrente.

Sono fermamente convinto che i giusti valori restino, mentre le persone passino.
Ho sempre osteggiato e guardato con sospetto, in tutte le sue forme, ai collateralismi e mi sono sentito profondamente ferito nella comune identità di magistrato per quanto emerso nelle vicende della scorsa primavera. Questo sentimento mi ha spinto recentemente ad essere più presente in
Unicost e a decidere di impegnarmi in prima persona per contribuire a riaffermare la centralità dei nostri valori fondanti.

Ho accolto con piacere la proposta di candidarmi per il CDC, assicurando, come sempre ho fatto nella mia vita, tutto il mio impegno esclusivamente nell’interesse del bene comune e di questa nostra bellissima professione.

Ringrazio per l’attenzione.
Bari, 14 febbraio 2020

Ettore Cardinali

VIDEO DI PRESENTAZIONE