Federica Sacchetto – Candidata per il Collegio Merito 1 Nord Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia
DATI PERSONALI
Sono nata ad Arzergrande, in provincia di Padova, il 14 marzo 1960, e sono sempre vissuta nella provincia di Padova.
Ho conseguito la maturità scientifica nel 1978 e ho poi frequentato la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Padova fino alla laurea, nel marzo 1983.
Dopo la laurea ho svolto la pratica professionale come procuratore legale, in uno studio legale di Padova.
Ho studiato per la partecipazione all’esame di abilitazione alla professione di procuratore legale (oggi avvocato) ed ho contemporaneamente frequentato un corso di preparazione al concorso di magistratura.
Ho sostenuto negli anni 1984-85 le prove scritte ed orali dell’esame di abilitazione alla professione di procuratore legale e del concorso di magistratura, entrambi superati.
Sono stata nominata uditore giudiziario con D.M.30.4.1986 ed ho conseguito positivamente tutte le valutazioni di professionalità, fino alla VII.
ESPERIENZE PROFESSIONALI
Nominata uditore giudiziario, ho svolto il tirocinio, per una prima parte, a Venezia, presso il Tribunale penale e la Pretura penale e presso il Tribunale di Sorveglianza ed il Tribunale per i Minorenni.
Ho completato il tirocinio negli uffici (Tribunale, Pretura e Procura della Repubblica) di Padova e sono stata assegnata come primo incarico al Tribunale di Padova, Sezione penale dibattimentale, ufficio nel quale ho assunto le funzioni nel dicembre 1987.
La mia prima esperienza è stata molto importante, in quanto il Tribunale operava all’epoca nel dibattimento soltanto in composizione collegiale e la vicinanza di colleghi estremamente preparati, impegnati e disponibili è stata l’occasione di sviluppo e consolidamento, attraverso le quotidiane camere di consiglio, oltre che della mia preparazione giuridica, anche della capacità di ragionamento e di confronto, non soltanto nelle materie giuridiche.
Nel 1992, per gravi carenze di organico dell’Ufficio di Sorveglianza di Padova, sono stata applicata a tale ufficio. Si è trattato di un incarico particolarmente impegnativo, in quanto ho avuto la responsabilità della direzione dell’Ufficio, oltre che dell’ordinaria attività giudiziaria, sia quale magistrato di sorveglianza, sia quale componente del Tribunale di Sorveglianza.
Pur avendo vissuto con grande interesse e motivazione l’attività di giudice penale e poi di magistrato di sorveglianza, la mia passione era il diritto civile e quindi, appena è stato possibile, nel settembre 1993, sono passata alla III Sezione civile dello stesso Tribunale di Padova.
Sono stata componente del Collegio istituito ai sensi dell’art.7, l.cost. n.1/89 presso il Tribunale di Venezia nel biennio 1998-99.
Sono stata applicata al Tribunale del Riesame di Venezia nel febbraio 1998.
Nell’attività svolta nel settore civile del Tribunale di Padova ho trattato quasi tutte le materie del contenzioso, compresi gli appelli di lavoro del Pretore, prima dell’unificazione degli uffici di Tribunale e Pretura e della volontaria giurisdizione. Non ho operato invece nel settore delle procedure fallimentari e delle esecuzioni coattive.
Considero importante, per i risvolti umani della materia, l’esperienza fatta dal 2009 al 2017 nei procedimenti di famiglia, camerali e contenziosi, dei quali ultimi mi sono occupata, sia nella fase presidenziale, sia in quella di merito.
Trattare gli appelli nelle cause di lavoro è stato molto formativo e mi ha reso anche consapevole del fatto che fare il giudice di secondo grado non era nella mie corde: per questa ragione non ho mai aspirato ad un posto in Corte d’Appello o in Corte di Cassazione.
Ritengo che la funzione di giudice di primo grado sia più gratificante, perché porta ad affrontare il contenzioso vivo e dà maggiore possibilità di incidere sulla controversia, attuandone la composizione, non soltanto attraverso il provvedimento decisorio ma anche attraverso modalità conciliative, spesso più utili in termini di reale pacificazione dei contendenti rispetto ad un provvedimento scritto.
Dal 4.5.2017 sono Presidente della II Sezione civile del Tribunale di Padova, che si occupa di contratti in generale, responsabilità civile extra contrattuale e professionale, di azioni revocatorie, di opposizione ad ordinanza-ingiunzione, di controversie elettorali, di appelli del giudice di pace, nonché di procedimenti cautelari nelle stesse materie e speciali, ed in particolare decreti ingiuntivi.
Sono anche Presidente della Sezione Agraria.
Sono stata confermata nell’incarico di Presidente di Sezione con delibera del C.S.M. in data 18.5.2022.
Il compito di Presidente di Sezione mi ha portato ad approfondire lo studio dei temi ordinamentali, che toccano in modo più specifico tale funzione. Si tratta di temi ai quali sono sempre stata interessata, anche attraverso la partecipazione agli incontri di studio in materia.
Più direttamente, mi sono occupata, oltre che dell’organizzazione della Sezione, della redazione delle relazioni funzionali alla formulazione del programma annuale di gestione dei procedimenti civili, ai sensi dell’art.37 del D.L.98/2011, delle relazioni preparatorie alla redazione dei rapporti per le valutazioni di professionalità dei colleghi della Sezione e in generale di ogni altra attività richiesta dal Capo dell’Ufficio (relazioni preparatorie per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, per la conferma dei giudici onorari ecc.).
Nel corso della carriera, come molti di noi, ho partecipato ad Uffici elettorali, per elezioni politiche, amministrative o di organi istituzionali e a Commissioni di esame per la professione di avvocato.
Come magistrato collaboratore ho organizzato il tirocinio dei giudici onorari assegnati al Tribunale di Padova e sono stata affidataria di MOT e di tirocinanti, ai sensi dell’art.73 del DL.69/2013.
Nell’ambito della formazione ho anche partecipato come relatore ad alcuni incontri di studio organizzati dalla Formazione decentrata della SSM, dal locale COA e dalla Scuola delle Professioni legali, in materia di responsabilità civile, di donazioni, di diritti reali, di diritto di famiglia.
Attualmente sono componente del Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello di Venezia.
Per delega della Presidente del Tribunale mi occuperò della procedura di conferma nell’incarico dei giudici onorari con anzianità superiore a 16 anni, ai sensi dell’art.29 del D.Lgs.116/2017, come modificato dall’art.1, comma 629 della L.234/2021.
Le ragioni della candidatura in UNICOST
Le mie conoscenze in ambito giuridico ed ordinamentale derivano dalla mia lunga carriera. Mi sono sempre dedicata esclusivamente al lavoro e pur avendo avuto attenzione per l’associazionismo, mi sono impegnata attivamente solo di recente.
Mi sono sempre sentita vicina ai valori della Costituzione affermati da UNICOST.
Da magistrato anziano ho voluto dare un contributo più diretto all’uscita della Magistratura dal dramma che l’ha colpita nel maggio 2019, con un’incredibile perdita di autorevolezza, sia del CSM sia, purtroppo, della Magistratura tutta. Penso che nell’immaginario collettivo siamo tutti colleghi di quei magistrati che hanno interessato la cronaca, anche se la maggior parte di noi è stata solo spettatrice e del tutto estranea alle dinamiche patologiche che hanno portato alle dimissioni di alcuni membri dell’attuale Consiglio.
Dopo questa vicenda ho potuto apprezzare l’impegno di tantissimi colleghi ed in particolare di moltissimi giovani, ma anche di colleghi più anziani, che non hanno perso fiducia nella capacità della Magistratura di rigenerarsi, attraverso la rifondazione di un gruppo, quello di UNICOST, che aveva una lunga e autorevole storia ma che aveva perso credibilità.
Ho ritenuto di dare un mio contributo, perché penso che la Magistratura associata sia più forte e perché penso che il gruppo di UNICOST avesse ed abbia mantenuto una base autentica, che non si è perduta nello tsunami ma si è sostenuta, perché era ed è estranea a dinamiche di palazzo, e che credeva e crede nella Costituzione; persone perbene, portatrici di valori che mi appartengono e ai quali ritengo che ogni magistrato debba ispirarsi. Si tratta, in poche parole, della soggezione soltanto alla legge e dell’esercizio della funzione con indipendenza, disciplina e onore, senza collateralismi e condizionamenti, interni o esterni.
Condivido dunque il programma elaborato da UNICOST, che mi limito a richiamare e che è il risultato di lunghi mesi di attività del gruppo, trascorsi fra l’impegno nell’Assemblea Costituente e quello per il rinnovo del CDC dell’ANM, fino all’attuale candidatura.
Ritengo che siano fondamentali per la prossima consiliatura due aspetti:
1.sul piano dei principi, la riaffermazione dell’autorevolezza e del prestigio della componente togata del Consiglio Superiore della Magistratura e, con essi, della capacità di rapportarsi nell’ambito consiliare e con gli interlocutori istituzionali, con equilibrio e con adeguata dose di fermezza, a reale salvaguardia dell’autonomia della Magistratura tutta, nel rispetto dei principi costituzionali;
2.sul piano dell’attività giudiziaria, un attento monitoraggio e sostegno da parte dell’Organo di autogoverno agli Uffici giudiziari nell’attuazione del PNRR, che di fatto richiede ai soli Magistrati dei risultati che dipendono da una pluralità di fattori, non governabili dagli stessi Magistrati ed il cui conseguimento si profila, tuttavia, fondamentale per il futuro sviluppo del nostro paese.
Penso che saranno molto importanti, ai fini indicati, la semplificazione della normativa secondaria, laddove possibile, e la trasparenza delle procedure interne.
Federica Sacchetto