Sono un Pubblico Ministero fin dall’ingresso in magistratura; ho svolto tale funzione per 27 anni presso la Procura di Torino, dove, nel tempo, ho fatto parte di tutti i gruppi specialistici e della DDA; mi sono occupata principalmente di criminalità organizzata, di reati legati alla sicurezza del lavoro e colposi, nonché di reati contro la pubblica amministrazione; in forza di una coassegnazione, nel 2012-2013 ho altresi’ coperto per 9 mesi il ruolo procuratore facente funzioni presso la Procura di Ivrea; dal 2014 sono procuratore aggiunto a Cuneo, dove coordino alcuni gruppi specialistici, tra cui quello relativo alla violenza di genere e contro minori..

Dal 2017 faccio parte della Giunta Sezionale ANM Piemonte e Valle d’Aosta: ne sono attualmente presidente, dopo aver svolto per 2 anni la funzione di segretario.

Sono 34 anni che svolgo questo lavoro e mi piace ancora farlo; l’ho scelto convintamente e con la stessa serietà e passione l’ho fatto sempre e lo faccio tuttora.

Credo che la libertà e l’indipendenza della nostra funzione siano valori irrinunciabili e non trattabili, e che passino necessariamente attraverso la seria, rigorosa e coerente assunzione personale di responsabilità in ogni aspetto del servizio e quale che sia il ruolo ricoperto, essendo
l’assenza di condizionamenti prima di tutto una condizione ed una scelta personale.

Credo fermamente nel rispetto incondizionato della legalità, che deve essere l’unico parametro di riferimento tanto nell’esercizio della giurisdizione quanto nelle varie fasi delle nostre vicende professionali .
Credo nell’impegno personale, nell’organizzazione degli uffici, nella trasparenza delle scelte dirigenziali, nella forza del dialogo e della collaborazione con gli altri operatori del settore giustizia, senza il cui apporto il nostro lavoro sarebbe vanificato, come ben mi sono resa conto negli anni, e particolarmente passando da un grande ufficio metropolitano alle piccole realtà di provincia. Non a caso una politica per anni mortificatrice delle risorse umane del settore ha volutamente relegato il servizio giustizia a livelli di inefficacia o tardività , strumentalmente sfruttandone tali carenze.

Sono fermamente contraria alla separazione della carriere, che ritengo un vistoso quanto inequivoco passo verso il controllo dell’esecutivo sull’attività giudiziaria, e – di conseguenza – una pericolosa deriva antidemocratica.
Sono assolutamente contraria ad ogni forma di sorteggio, che ritengo uno strumento demagogico, un’ avvilente rinuncia all’esercizio di responsabilità, un meccanismo che umilia, per la sua essenza,
tanto l’eletto che l’elettore, entrambi accomunati dal presupposto dell’inabilità a decidere.

Ho accettato di candidarmi, pur essendomi avvicinata da poco al mondo associativo , perché dopo i desolanti e scandalosi fatti emersi negli ultimi due anni all’interno della magistratura (peraltro punta di un iceberg di prassi deprecabili che pure hanno finito per divenire così comuni da essere
considerate normali), mi sono detta che non era accettabile lasciare che il nome, l’immagine della magistratura, l’impegno ed il sacrificio di tanti colleghi perbene, preparati e laboriosi, venissero infangati e vilipesi per le condotte di chi ha tradito la sua funzione . Non voglio vergognarmi di
essere un magistrato, voglio continuare a svolgere questo servizio fondamentale con dignità ed orgoglio, vorrei che fosse condivisa la volontà di meritare quell’indipendenza che ci è costituzionalmente garantita.

Ho pertanto condiviso con entusiasmo l’esperienza di partecipazione alla fase di autocritica del Gruppo confluita costruttivamente nella nuova costituente “Assemblea per il Futuro”, impresa nella quale mi sto tuttora attivamente spendendo con passione e per cui sono particolarmente grata al Gruppo che, in un’ottica di sincero rinnovamento, mi ha dato fiducia consentendomi di partecipare, in piena libertà di coscienza e di idee , alla progettazione di un nuovo domani. Vi ho conosciuto o ritrovato colleghi ottimi, motivati, davvero intenzionati a riportare il Gruppo al pieno
rispetto ed all’orgogliosa interpretazione dei valori costituzionali cui si ispira.

E’ ora di cambiare davvero se si vuole essere ancora credibili davanti ai cittadini e alla politica.
Vi chiedo di votare qualcuno che creda e metta in pratica lo spirito rinnovatore che ispira la Costituente (anche se non fossi io). Grazie della vostra attenzione .

Gabriella Viglione


P.S. : se volete, contattatemi via mail;vi risponderò volentieri. (gabriella.viglione@giustizia.it)