Intervento del Consigliere Michele Ciambellini
In ricordo di Giancarlo Siani
Trentacinque anni fa venne ucciso dalla camorra Giancarlo Siani, giornalista del Mattino di Napoli, appena ventiseienne. Un ragazzo sereno e pieno di vita, animato da forte passione civile. Innamorato del suo lavoro senza alcuna esaltazione o spirito di protagonismo.
Un uomo impegnato a trasmettere i valori della legalità anche mediante il suo impegno nel mondo dello sport, di cui sono testimone in quanto suo allievo.
La sua storia ci ricorda, ancora una volta, che le fondamenta delle democrazie moderne sono la verità, la giustizia, la memoria e la speranza.
Tutti valori inseriti come un filo d’oro nel drappo prezioso della nostra Costituzione.
Il compito di cercare la verità per offrirla alla società è, innanzitutto, dei mezzi di informazione. Ad essi il difficilissimo ruolo di cercare la verità senza paura, in autonomia rispetto ai propri editori, alle proprie fonti, persino rispetto ai propri lettori ed ascoltatori.
Alla Magistratura spetta ricostruire la verità processuale, applicando la legge al caso concreto, senza guardare in faccia a nessuno. Nemmeno a sé stessa, quando occorra. Sempre nel rispetto pieno delle regole del processo e del ruolo fondamentale della Difesa.
Non c’è verità degna di questo nome senza il rispetto delle regole del processo e delle garanzie costituzionali riconosciute a tutti i suoi protagonisti.
Al mondo della cultura ed alla società tutta spetta di mantenere viva la memoria delle verità così faticosamente acquisite. Fondamentale il lavoro svolto nelle scuole e nelle Università in questi lunghi anni dalla morte di Giancarlo. Un vivo ringraziamento ai presidi, agli insegnanti, ai docenti universitari, agli alunni, a tutto il mondo dell’associazionismo.
Alla politica spetta il compito più difficile: costruire la speranza di un futuro in cui i drammi del passato consentano di edificare un mondo ove i valori costituzionali siano realtà quotidiana.
Nel Consiglio Superiore, composto da avvocati, professori universitari e magistrati, queste responsabilità si fondono insieme.
Il sacrificio di Giancarlo Siani sia per tutti noi monito circa le nostre responsabilità, i limiti dei nostri poteri, il dovere di dare un leale contributo quotidiano alla verità, alla giustizia, alla memoria ed alla speranze civili del nostro Paese.