Il tirocinio dei m.o.t. e la pandemia

La situazione di emergenza sta incidendo sul tirocinio dei colleghi attualmente in servizio negli uffici giudiziari. Non sappiamo per quanto tempo ancora i tempi e i modi della giustizia saranno condizionati dalla pandemia in atto. Nel frattempo, però, gli affari urgenti devono essere trattati.

Unità per la Costituzione, in considerazione della incertezza quanto ai tempi di ripresa ordinaria delle attività giudiziarie, ritiene necessario e utile il pieno coinvolgimento dei m.o.t. in tutte le forme di attività giudiziaria “da remoto”. Vanno sperimentati e valorizzati gli strumenti alternativi messi a disposizione dalla legislazione dell’emergenza, promuovendo, pur nella drammatica contingenza, l’interscambio generazionale tra affidatario e m.o.t.

Assimilare moduli alternativi di prestazione lavorativa, superata quanto prima l’emergenza, potrà costituire un ausilio in tutte le situazioni nelle quali vi è l’esigenza di flessibilità nelle modalità di espletamento della prestazione lavorativa, anche al fine di conciliare le esigenze di lavoro con quelle di cura familiare e di tutela della salute.

Unità per la Costituzione ritiene che, in ragione della rilevanza degli interessi in gioco (l’esigenza formativa,  garantita anche attraverso la partecipazione diretta alle svolgimento dell’ordinaria attività giudiziaria; le esigenze degli uffici di destinazione; le aspettative lavorative dei singoli, anche rispetto alla maturazione della anzianità di servizio) ogni decisione sulla durata della proroga del tirocinio debba essere vagliata al termine dell’emergenza, allorquando si potrà tracciare un chiaro bilancio in merito alla necessità di ulteriori approfondimenti, quanto alla formazione e all’esperienza concreta acquisita dai magistrati in tirocinio.

Il Presidente   Mariano Sciacca
Il Segretario Generale   Francesco Cananzi