Ipotesi arretrato zero: il sistema informativo del Tribunale di Marsala

Introduzione

Il monitoraggio statistico periodico costituisce ormai uno strumento impiegato in diversi Uffici giudiziari al fine di tenere costantemente sotto controllo i settori che presentano criticità e quelli che, al contrario, generano circuiti virtuosi, consentendo così di adottare tempestivamente i necessari o opportuni provvedimenti organizzativi.

Sotto questo profilo risulta significativa l’esperienza maturata presso il Tribunale di Marsala, che ha nel corso degli anni sempre più affinato i meccanismi di controllo statistico, riuscendo a conseguire eccellenti risultati, soprattutto con riferimento al controllo ed al sostanziale azzeramento del fenomeno dell’ultratriennalità.

L’articolo che segue si segnala anche perché firmato da tutti i giudici del settore civile e penale del Tribunale, consapevoli di costituire parti fondamentali di un più complesso ingranaggio il cui armonico funzionamento necessita sempre più di aggiornate consapevolezze a livello di singoli ruoli, di specifici settori, di articolate sezioni e di intero Ufficio.

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Il raggiungimento degli obiettivi del Tribunale di Marsala è garantito dal sistema informativo applicato. L’informazione e l’informatizzazione costituiscono, infatti, una risorsa preziosa per il corretto funzionamento del programma di gestione del Tribunale di Marsala. Ecco perché particolare attenzione viene posta nella scelta delle informazioni da far circolare, dando priorità a quelle veramente utili ai fini della realizzazione dei migliori risultati attesi.

Ciò che è stato realizzato nel Tribunale di Marsala è meglio conosciuto in ambito aziendalistico come il c.d. “management by objectives”, ovvero una direzione per obiettivi, studiata da P. Drucker fin dagli inizi degli anni ’50 e che ha influenzato fino ad oggi molte delle principali teorie sul management pubblico. Il buon funzionamento del sistema informativo applicato è, infatti, uno dei principali fattori abilitanti di una direzione per obiettivi: permette di raggiungere un buon equilibrio tra l’esigenza di garantire l’effettività della tutela giurisdizionale e l’economicità dell’attività giurisdizionale, determinando ex ante priorità e scadenze e attivando un processo lavorativo che è al contempo pratico e conoscitivo, ricco di feedback e di controlli interni.

Per realizzare questo risultato, particolare rilievo è stato attribuito allo scambio delle informazioni ed al confronto dialettico costante tra il capo dell’Ufficio, i Presidenti di sezione e tutti i Magistrati, in modo che nessuna decisione sia mai avvertita come un’imposizione, ma sempre come uno strumento per garantire la massima efficienza dell’Ufficio. Tutti i Magistrati sono, pertanto, costantemente informati sull’andamento dei flussi in entrata, dei fascicoli estinti (con sentenza o in altro modo), della percentuale di abbattimento mensile dell’arretrato della Sezione e possono prevenire, con largo anticipo, anche la successiva formazione dell’arretrato proprio perché sono messi in grado di analizzare e valutare l’attività concretamente svolta da tutti. L’essenza dell’organizzazione del Tribunale di Marsala consiste, in definitiva, nell’opportunità che tutti i Magistrati siano coinvolti attivamente nella stessa definizione degli obiettivi da raggiungere e tale metodologia ha consentito negli anni la creazione di una dimensione gestionale che non costituisce più prerogativa dei vertici dell’Ufficio, perché è affidata alla collaborazione di tutti i Magistrati attraverso lo svolgimento di riunioni periodiche in cui si definiscono delle vere e proprie strategie di definizione e prevenzione dell’arretrato.

L’attenzione posta ai dati statistici della Sezione ha, pertanto, alimentato una sana “democrazia competitiva”, in cui ogni singolo Magistrato, proprio perché parte attiva dell’intero ingranaggio, esercita la giurisdizione in un’ottica globale e di insieme. Questa logica, nell’ambito dei ruoli gestionali (dei giudici delegati e dei giudici dell’esecuzione), è stata poi ampliata con riferimento alla Sezione civile anche nei confronti dei collaboratori dei singoli Magistrati (curatori fallimentari, professionisti delegati), proprio al fine di una responsabilizzazione di tutti i protagonisti dell’attività giurisdizionale. In questi ambiti specializzati, pertanto, utili informazioni sono state fatte circolare anche all’esterno della Sezione civile attraverso lo strumento della circolare, ovvero delle c.d. linee guida, ed hanno consentito di realizzare ottimi risultati grazie al coinvolgimento attivo degli ausiliari del Giudice.

GLI STRUMENTI STATISTICI PER IL CONTROLLO DELL’ARRETRATO E PER LA VERIFICA DEGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DI GESTIONE IN USO PRESSO IL TRIBUNALE DI MARSALA

Gli strumenti praticamente utilizzati per far funzionare il sistema informativo pocanzi illustrato e realizzare il controllo di gestione sono di tre tipologie: 1) il bollettino statistico; 2) la stratigrafia dell’arretrato ultratriennale; 3) il cruscotto.

Questi prospetti sono elaborati mensilmente dalla Commissione statistico-informatica del Tribunale, che provvede all’annotazione della variazione delle pendenze mensili per ciascun settore e alla elaborazione della stratigrafia dei procedimenti ultra-triennali.

Particolare rilievo, nella fase del controllo di gestione, viene attribuito al c.d. “cruscotto”, mediante il quale è possibile controllare mensilmente l’andamento del Programma di Gestione ex art. 37 del D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito nella legge 111/2011, al fine di apportarvi i tempestivi aggiustamenti.

La versione del file *.xls del “cruscotto” in questione è stata recentemente aggiornata, in accordo con le previsioni del Programma di gestione, mediante l’inserimento di ulteriori “fogli”, relativi agli obiettivi di smaltimento e di rendimento, nonché riguardanti la durata media dei procedimenti.

In generale, il bollettino viene redatto in conformità al nuovo format del programma ex art. 37, ovvero tenendo conto della diversa aggregazione delle materie prevista dal format del programma di gestione: le c.d. «macromaterie» indicate dal CSM. Il bollettino è implementato dai dati statistici forniti dalle cancellerie. Detti dati sono confrontati nel settore civile con quelli estratti tramite l’utilizzo del c.d. “pacchetto ispettori”, il quale consente di eseguire interrogazioni della base dati SICID-SIECIC elaborate dalla DGSIA per l’Ispettorato del Ministero della Giustizia.

Il raffronto tra i dati provenienti dai due database, posti in relazione con i dati forniti dalla Corte d’Appello di Palermo, ha permesso di rilevare e nel contempo di eliminare alcune anomalie quali le false pendenze – che si è appurato essere tendenzialmente correlate alla mancata registrazione della chiusura di una serie di sub-procedimenti risalenti nel tempo – e di avere i registri informatizzati coerenti con il reale movimento degli affari. Questo modus operandi è stato preso a modello nell’ambito di un corso dedicato ai RID/MAGRIF organizzato presso il CSM nel maggio 2019. 

1) Il bollettino statistico.

Il bollettino statistico consente la verifica sinottica dei flussi relativi ai ruoli di ciascuna Sezione e di ciascun giudice, togato e onorario, nonché il controllo dell’andamento degli affari pendenti innanzi all’Ufficio del Giudice di Pace.

È suddiviso in tavole relative alle due Sezioni (Civile e Penale) e, per ciascuna di esse, in tavole riguardanti i flussi dei macro-settori (ad es. TAV. 1 Movimento degli affari civili contenziosi e non contenziosi; TAV. 4 Movimento Lavoro, Previdenza, Assistenza; TAV. 11 Movimento degli affari penali collegiali per magistrato; TAV. 12 Movimento degli affari penali monocratico per Magistrato; TAV. 13 Movimento affari penali per Magistrato GIP-GUP).

Per ciascuna sezione, poi, sono previste delle tavole in grado di illustrare il flusso di lavoro giudiziario per singolo Magistrato, nonché la situazione complessiva rispetto al carico già ultratriennale.

Le tabelle relative al movimento degli affari per ciascun Magistrato, in particolare, sono elaborate in modo da rendere evidente le nuove assegnazioni e le definizioni, suddivise per tipologia (sentenze/altre definizione), alla stregua di quanto descritto nel Programma di Gestione.

Sempre al fine di rendere possibile una verifica sui macro-aggregati indicati nel Programma di Gestione, le tabelle individuali della Sezione civile sono suddivise per categoria di procedimento (ad es.; contenzioso ordinario; separazioni e divorzi contenziosi; procedimenti speciali; lavoro), mentre quelle della Sezione penale contemplano la distinzione tra monocratico e appelli avverso le sentenze emesse dal Giudice di Pace.

Una tavola apposita è dedicata alle procedure esecutive (immobiliari e mobiliari) e a quelle fallimentari.

Il prospetto relativo al carico già ultratriennale, poi, consente di individuare l’ammontare dei procedimenti di durata già superiore al triennio e di compararlo con i dati di chiusura del mese precedente.

2) La stratigrafia dei procedimenti ultratriennali.

Mentre la tabella del bollettino statistico avente ad oggetto il carico già ultratriennale delle Sezioni permette di fotografare mensilmente uno dei dati salienti nella gestione degli affari, secondo le linee guida in materia elaborate dal CSM, la stratigrafia dei procedimenti ultratriennali, elaborata con riguardo all’anno di iscrizione a ruolo di ciascun procedimento e in relazione al ruolo di ciascun giudice della Sezione, consente di avere periodica ed immediata percezione dell’esatto stato di salute dei ruoli per ciascuna macro-materia in chiave prospettica, giacché consente la formulazione di prognosi in ordine al successivo evolversi dell’arretrato.

L’elaborazione, infatti, viene effettuata per singolo giudice (togato od onorario) e in relazione ai principali settori interessati da arretrato ultratriennale, vale a dire: nell’ambito civile, essenzialmente, contenzioso ordinario, esecuzioni e procedure concorsuali; nell’ambito penale, collegiale, monocratico e GIP-GUP. Sicché, sulla base delle valutazioni prognostiche operate nell’ambito di ciascun ruolo, vengono determinati gli obiettivi di smaltimento che appaiono raggiungibili in rapporto al carico esigibile di ciascun Magistrato.

Fondamentale importanza riveste, in sede di controllo di gestione, la colonna dei “pendenti da incamerare”, in grado di segnalare il numero delle cause che, complessivamente, diverrebbero ultratriennali se non definite entro l’anno in corso: rilevazione fondamentale al fine di allertare i singoli magistrati sullo stato del ruolo e prevenire la formazione di ulteriore arretrato.

Per la materia esecutiva, stante la gravità dell’arretrato stratificatosi nel tempo e ben oltre il triennio rilevante ai sensi della c.d. Legge Pinto, vengono mensilmente elaborate, con sistema analogo a quello sopra descritto, anche specifiche stratigrafie riguardanti gli affari ultraquinquennali e ultradecennali.

Per la materia delle procedure concorsuali, in considerazione della gravità dell’arretrato accumulatosi nel tempo, la “stratigrafia” riporta non solo tutte le procedure ultraesennali ma anche tutte quelle ultratriennali.

L’indicazione delle prime consente un costante monitoraggio delle procedure già rilevanti ai fini della c.d. Legge Pinto.

L’indicazione delle seconde consente ai giudici delegati un controllo preventivo delle procedure che rischiano di diventare ultraesennali e di quelle che – considerati i tempi necessari per le attività del programma di liquidazione – hanno già superato, per la sola realizzazione dell’attivo, la durata di due anni dal deposito della sentenza dichiarativa di fallimento (art. 104-ter l.f.).

3) Il “cruscotto”.

Il cruscotto è il documento statistico elaborato al fine di verificare, mese per mese, lo stato di avanzamento del lavoro giudiziario per ciascuna Sezione in relazione agli obiettivi di rendimento e di smaltimento dell’arretrato fissati nel Programma di gestione ex art. 37 d.l. n. 98/2011.

Nella prima pagina del cruscotto sono presenti le tabelle che raffigurano gli obiettivi di smaltimento posti dal Programma di Gestione per macro-area e il risultato raggiunto sino al mese preso in considerazione dal prospetto statistico (ove i numeri negativi indicano un’opera di smaltimento di entità superiore a quella prevista nel Programma).

Nella seconda pagina viene, invece, operato un raffronto tra il rendimento atteso nel corso dell’anno (sempre distinto per macroaree), quello atteso mensilmente e il rendimento effettivo.

Segue un prospetto riassuntivo, in termini percentuali dello stato di avanzamento dell’obiettivo riguardante lo smaltimento dell’arretrato ultratriennale, nonché quello relativo al carico ultrabiennale.

Chiude il cruscotto l’elaborazione statistica della durata media dei procedimenti complessivamente definiti nel corso del mese e dell’anno oggetto di rilevamento, con separata indicazione delle medie delle sentenze e delle “altre definizioni”.

4) Riunioni periodiche e redistribuzione dei procedimenti.

Sulla base dei prospetti così elaborati, nel corso delle periodiche riunioni di Sezione vengono esaminati i dati dell’Ufficio e dei singoli giudici.

Una o due volte nel corso dell’anno si procede ad effettuare mirate e motivate redistribuzioni di singoli procedimenti al fine di consentirne la loro definizione in tempi ragionevoli.

5) Risultati della Sezione civile

5.1) Al 31/12/2017 (fonte webstat, DWH Ministero della Giustizia) risultavano complessivamente pendenti sul ruolo del contenzioso ordinario del Tribunale di Marsala 50 cause ultratriennali (1,8 % del totale), mentre al 31/12/2021 è stato raggiunto l’obiettivo del completo azzeramento.

Di seguito l’andamento delle cause ultratriennali pendenti, alla fine di ciascun anno, sul ruolo contenzioso nell’ultimo quadriennio:

Nel settore del contenzioso ordinario la percentuale di procedimenti ultratriennali è passata dal 4,6% al 31.12.2016 e dal 4,8% al 31.8.2017 all’1,8% al 31.12.2017, allo 0,8 al 31.12.2.018, allo 0,6% al 31.12.2019, allo 0,8% al 31.12.2020 e allo 0% al 31.12.2021 (momento nel quale non si è registrata la permanenza neppure di un procedimento ultratriennale nel settore contenzioso civile e lavoro).

  AnnoUltratriennali Marsala SICID
20164,6%
20171,8%
20180,8%
20190,6%
2020 20210,8% 0

È evidente che per ridurre il numero dei procedimenti ultratriennali bisogna fare in modo di definire nell’anno solare un numero di procedimenti ultratriennali superiore rispetto a quello dei procedimenti che sono divenuti ultratriennali nello stesso anno solare. E così, per esempio, poiché nel 2017 diventavano ultratriennali i procedimenti iscritti nel 2014, ne conseguiva che se al 1° gennaio 2017 vi erano ancora 400 procedimenti del 2014, per ridurre il numero dei procedimenti ultratriennali (che era di 101 al 31.12.2016), bisognava definire (all’interno dei 501 procedimenti che sarebbero stati tutti ultratriennali al 31.12.2017, ossia i 400 del 2014 e i 101 che residuavano come ultratriennali all’inizio dell’anno 2017) più di 400 procedimenti.

Il sistema di monitoraggio sopra descritto consente anche di dedicare particolare attenzione ai procedimenti ultrabiennali e infrabiennali.

Al 31.12.2021 i fascicoli iscritti nel 2019 (ultrabiennali) erano 251 e costituivano il 12,32% del contenzioso del Tribunale e non esistevano più quelli iscritti fino al 31.12.2018, tutti integralmente definiti. Conseguentemente, circa l’88% dei procedimenti contenziosi del Tribunale di Marsala ha meno di 24 mesi di vita. Questo 88% è costituito da cause iscritte nel 2020 (per il 28,71%) e nel 2021 (per il 58,91%). Quasi il 60% delle cause non ha pertanto ancora spento la prima candelina.

5.2) Nel quadriennio appena trascorso possono apprezzarsi notevoli miglioramenti anche sotto il profilo dell’arretrato ultradecennale di area SIECIC (esecuzioni e procedure concorsuali).

Nonché sotto il profilo dell’arretrato ultratriennale della medesima area.

Risultati che devono essere necessariamente letti in uno con quelli riguardanti l’abbattimento complessivo delle pendenze, ottenuto grazie al mantenimento di un clearence rate, soprattutto in ambito esecutivo, di gran lunga superiore all’unità.

In nessun settore si è registrato nei quattro anni un aumento delle pendenze delle procedure di remota iscrizione (ultratriennali, ultraquinquennali e ultradecennali), che in tutti i settori sono calate negli ultimi quattro anni di almeno il 40%.

Si riportano a seguire le percentuali di procedimenti ultradecennali dell’area SIECIC (Esecuzioni e Fallimenti) tra il 2017 e il 2021 al fine di comprendere quanto si siano ridotti tali procedimenti. La percentuale degli ultradecennali dell’area Siecic è infatti scesa dal 19,3% del 2017 al 4,6% del 2021.

Colonna1u.d. Marsala SIECIC
201619,3
201712,8
20189
20197,6
20207,3
20214,6

Il consistente calo delle procedure di remota iscrizione è ancora più rilevante se si considera che si sono pure ridotte le pendenze complessive; il che poteva pure portare ad un aumento o ad un mantenimento della percentuale di pendenze di remota iscrizione, in quanto calcolate su un montante complessivo di importo ridotto.

Per verificare tale affermazione basti esaminare i seguenti dati.

AnnoVariazione SIECIC
20162169
20171945
20181493
20191199
20201054
2021880

6) Risultati della Sezione penale

6.1) L’esame dei dati tratti dalla Consolle del Magistrato impone la necessaria considerazione delle peculiarità del processo penale con riferimento alla disciplina dell’assenza e soprattutto, per quanto rileva in questa sede, della sospensione del procedimento per irreperibilità dell’imputato ai sensi dell’art. 420 quater c.p.p., alla quale segue una stasi non superabile del giudizio, quantomeno fino al rinvenimento dell’imputato o al decorso del termine di prescrizione: al fine di fornire un dato che fotografi in maniera corretta l’andamento dell’attività della Sezione, allora, i procedimenti sospesi per irreperibilità (individuati tramite la stratigrafia annuale) devono essere sottratti al numero complessivo dei pendenti risultanti dall’estrazione tramite Consolle.

Posta questa doverosa precisazione, al 31/12/2017 risultavano complessivamente pendenti sul ruolo monocratico del Tribunale di Marsala 95 cause ultratriennali (oltre a 18 procedimenti sospesi), numero che è stato sensibilmente ridotto (del 62,1%) al 31/12/2021, quando si sono registrate 36 cause ultratriennali (oltre a 62 procedimenti sospesi).

Di seguito l’andamento delle cause ultratriennali pendenti, alla fine di ciascun anno:

Anno   Ultratriennali Marsala

2017    95

2018    88 (-7,3% rispetto all’anno precedente)

2019    41 (- 53,4% rispetto all’anno precedente)

2020    38 (- 7,31% rispetto all’anno precedente)

2021     36 (-5,26% rispetto all’anno precedente)

Al solo fine di fornire un quadro completo, si evidenzia come con riferimento ai procedimenti trattati in composizione collegiale si registra il costante mantenimento di un numero di fascicoli ultratriennali prossimo allo zero, posto che da 1 fascicolo nel 2017 si è passati a 0 fascicoli nel 2018, per tornare ad 1 fascicolo nel 2019, a 0 fascicoli nel 2020 e un aumento a 2 fascicoli nel 2021.

È evidente, in generale, che per ridurre il numero dei procedimenti ultratriennali bisogna fare in modo di definire nell’anno solare un numero di procedimenti ultratriennali superiore rispetto a quello dei procedimenti che sono divenuti ultratriennali nello stesso anno solare.

6.2) L’Ufficio Gip-Gup

Una riflessione a parte merita l’Ufficio Gip-Gup, rispetto al quale le pendenze ultratriennali registrate sono il frutto di una stasi dei fascicoli non attribuibile né rimediabile dai giudici, dovendo gli stessi attendere gli esiti definitori dei procedimenti in Procura.

Ad ogni modo e per completezza di riportano i seguenti dati:

Anno            Ultratriennali Ufficio Gip-Gup Marsala

2017                                68

2018                                  42

2019                                  37

2020                                  48

2021                                  36

Dall’esame dell’andamento delle pendenze ultratriennali, comunque, si evidenzia come, nonostante il limite sopra citato, l’Ufficio è riuscito ad operare un considerevole smaltimento – di oltre il 47% – delle stesse.

Ciò costituisce il frutto dell’organizzazione e della solerzia dei componenti l’Ufficio, attestato dall’alto tasso di smaltimento dei procedimenti registrato, con l’adozione di schemi organizzativi idonei a fronteggiare gli imprevedibili aumenti del flusso di fascicoli in entrata.

ANNO             SOPRAVVENUTI    DEFINITI    INDICE SMALTIMENTO

  2015             2555                                 2924                         114,4%

  2016               2520                      2589                         102,7%

  2017               3205                      2979                         92,95%

  2018               2610                      2726                         104,4%

  2019               3972                      2887                         72,68%

  2020               2322                      2094                         90,18%

  2021               2594                      2898                         111,7%

Come risulta chiaramente dall’esame dei dati, pertanto, l’Ufficio Gip-Gup ha mantenuto sempre un altissimo rendimento, in grado di fronteggiare le sopravvenienze e, spesso, anche di erodere l’arretrato.

7) Effetti del controllo periodico sui risultati dell’Ufficio e sul benessere organizzativo ed individuale.

I risultati sopra indicati sono il frutto, oltre che lavoro svolto dai singoli giudici, anche del costante monitoraggio di tutti i procedimenti ultratriennali ed ultrabiennali presenti sul ruolo di ciascuno di essi attraverso un sistema di verifica c.d. “mobile” che consiste nel fatto che le cause ultratriennali non vengono esaminate in modo statico in un unico momento temporale dell’anno, di regola coincidente con l’inizio dell’anno, ma sono fatte oggetto di un monitoraggio mensile che, quindi, tiene conto della continua evoluzione del lavoro giudiziario svolto dalle due sezioni del Tribunale. 

Invero, gli strumenti utilizzati per controllare i ruoli sono poi costituiti dal trattamento differenziato delle cause iscritte in data anteriore all’ultimo triennio secondo le indicazioni ed i consigli contenuti in apposito documento e riportati nel programma di gestione, nonché dalla riassegnazione delle cause ultratriennali tra giudici togati e gop in relazione ai carichi di lavoro di ciascun giudice e alle previsioni di smaltimento da parte di ognuno dei magistrati.

Con tale metodo ogni giudice ha una completa e chiara cognizione del suo ruolo e può adottare gli strumenti anticipatori previsti dal programma di gestione con assoluta consapevolezza.

Va evidenziato che negli ultimi quattro anni la rilevante riduzione dei procedimenti ultratriennali che si è sottolineata è avvenuta:

– senza aumento nell’organico dei magistrati (anzi all’inizio dell’anno 2017 a seguito della riforma delle piante organiche degli Uffici di primo grado, il Tribunale di Marsala ha perso un’unità che è stata tolta dal settore civile);

– senza alcun incremento delle pendenze infratriennali che sono addirittura diminuite;

– senza una riduzione delle sopravvenienze per la Sezione civile (rispetto alla quale, anzi, le sopravvenienze complessive sono passate da 2892 del 2015 a 3048 del 2016 a 3477 del 2017 a 3014 del 2018 e a 3065 del 2019) e con una limitata riduzione per la Sezione penale (rispetto alla quale le sopravvenienze complessive – monocratico e collegiale, senza considerare l’ufficio GIP-GUP – sono passate da 2121 del 2015 a 1789 del 2016 a 1612 del 2017 a 1913 del 2018 a 1764 del 2019 a 1367 del 2020 a 1623 del 2021);

– con l’incentivazione della proposta conciliativa ex art. 185 bis c.p.c. nel settore civile;

– attraverso continue riunioni anche informali all’interno delle Sezioni e con il sistema della camera di consiglio senza soluzione di continuità;

–          con un monitoraggio costante in sede civile delle procedure esecutive potenzialmente quiescenti per inattività del professionista delegato o per mancanza di interesse dei creditori procedenti.

CONCLUSIONI

Il decremento del numero dei procedimenti pendenti (non dovuto ad una riduzione delle sopravvenienze né dovuto ad un sempre proporzionale aumento delle definizioni) testimonia che presso il Tribunale di Marsala non vi è una deriva produttivistica né una tirannia dei numeri.

Il costante sistema di monitoraggio mensile e la prospettiva del triennio c.d. mobile (ossia prendendo in considerazione gli ultratriennali mese per mese) hanno permesso ai magistrati delle Sezioni civile e penale di apportare tempestivamente dei correttivi alla propria attività e di dedicare, nel primo settore, particolare attenzione all’istituto della conciliazione.

Lo spirito di servizio che anima l’agire di ogni singolo magistrato ed una sana ed organizzata gestione dei ruoli hanno consentito di dare una risposta alle domande urgenti di giustizia ed a quelle più datate nel tempo, senza la creazione di disservizi o di ultratriennalità. Le superiori prassi e l’attenzione generalizzata alla definizione delle controversie hanno infatti consentito ai singoli giudici di avviare un circolo virtuoso in grado di restituire serietà al processo civile e penale. Tale modus operandi ha assicurato giustizia in tempi ragionevoli, limitando i costi del processo, senza compromettere il livello degli scambi economici e, soprattutto, contribuendo a diffondere nei cittadini un senso di fiducia nelle istituzioni e nella giustizia.

I sistemi informativi e le soluzioni organizzative illustrati – soggetti a verifiche periodiche, al fine di assicurare che mantengano inalterate l’attualità e l’efficacia – altro non sono che strumenti a supporto del lavoro del giudice.

Essi si inseriscono nel complesso dell’organizzazione dell’ufficio e sono funzionali a garantire che il giudice, oltre che nella solitudine della decisione, non si imbatta anche nell’amara constatazione di quel legionario romano che, sull’intonaco della capanna di Dura Europos, sull’Eufrate, incideva «ubi ordo deficit, nulla virtus sufficit».

D’altro canto, l’attenzione ai profili organizzativi è infatti uno strumento capace di agevolare il giudice nel controllo del proprio ruolo, e tale da consentirgli, ove possibile e necessario, anche di incidere sui tempi del processo del quale è chiamato ad assicurare la ragionevole durata, evitando il pericolo del «tardissime iudicare».

Dato il loro carattere servente, i sistemi e le soluzioni organizzative illustrati sono adottati e mantenuti se e fintantoché riescano ad assolvere a tale funzione, senza mai potersi trasformare in uno strumento di pressione per l’esercizio della giurisdizione, che necessita innanzitutto dei tempi della riflessione, dell’approfondimento e della decisione.

È nel loro stesso carattere servente rispetto al lavoro del giudice che quegli strumenti organizzativi trovano anche i loro limiti di impiego, limiti che ne costituiscono, innegabilmente, i «fines quos ultra citraque nequit consistere rectum».

La Sezione civile del Tribunale di Marsala
Serena Barcellona
Francesca Bellafiore
Giampaolo Bellofiore
Alessandra Camassa
Antonino Campanella
Mary Carmisciano
Cinzia Ferreri
Francesco Giardina
Cinzia Immordino
Francescamaria Piruzza
Francesco Paolo Pizzo
Michele Ruvolo

La Sezione penale del Tribunale di Marsala
Andrea Agate
Massimiliano Alagna
Riccardo Alcamo
Annalisa Amato
Matteo Giacalone
Fabrizio Guercio
Francesca Maniscalchi
Francesco Parrinello
Sara Quittino
Vito Marcello Saladino

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