L’Assemblea per futuro e il percorso costituente

A volte occorre fare un passo indietro per andare avanti.

In quest’ottica Unità per la Costituzione ha scelto, all’esito di una partecipatissima assemblea nazionale, di ridare la parola ai colleghi degli uffici, insediando l’Assemblea per il Futuro con competenza costituente che deciderà, in totale autonomia, sul percorso di rifondazione dell’associazione, vagliando ogni possibilità, non esclusa  neanche quella dello scioglimento.

Unità per la Costituzione, già da giugno 2019, ha preso atto che il gruppo, nel corso del tempo, allontanandosi sempre più dagli scopi e dagli ideali che ne avevano determinato la nascita, era divenuto strumento per soddisfare interessi particolari, piuttosto che il generale interesse della magistratura.

Si è pertanto intrapreso un cammino impervio, di autocritica e di rilancio culturale.

Tappa fondamentale è stata il Congresso Straordinario “Un Nuovo Inizio” dell’8 e 9 febbraio 2020.

Un congresso che ha visto la partecipazione di magistrati di ogni distretto e di tutte le generazioni, uniti dal rifiuto della riduzione dei corpi intermedi ad una funzione di veicolo per l’assegnazione di incarichi e rilanciando l’idea dell’associazionismo tra i magistrati come confronto sui valori in gioco e sulle prospettive della giurisdizione nel tempo presente. 

L’Assemblea per il Futuro, nata dall’impegno preso da Unità per la Costituzione sin dal maggio 2019  dovrà individuare  un nuovo modo di fare associazionismo giudiziario, per riscrivere la dialettica del confronto democratico, troppo spesso in passato abbandonata a favore di un interessato quanto falso unanimismo; con il compito esclusivo di promuovere una nuova cultura della deontologia giudiziaria, un rinnovato impegno culturale perché non abbiamo più a riproporsi diffuse prassi  di degenerazione correntizia. 

I delegati saranno chiamati a individuare, non solo le nuove regole interne di funzionamento democratico, ma affronteranno anche il nucleo problematico dei rapporti tra governo autonomo della magistratura e associazionismo.

L’Assemblea per il Futuro, composta da 80  delegati di tutti i distretti italiani –  scelti con criteri democratici e paritari dal punto di vista territoriale, di genere e generazionale – ha già individuato le regole di funzionamento e un calendario dei lavori che consentirà di acquisire i contributi e le sollecitazioni delle rispettive realtà  giudiziarie di riferimento, dei gruppi di lavoro distrettuali, garantendo così un confronto circolare volto a costruire ex novo le basi di un nuovo patto di fiducia,.

Questione morale, terzietà costituzionale, autentica indipendenza dalla politica e dai centri di potere economico e lobbistico, democraticità interna, trasparenza, meritocrazia, condizioni di lavoro e, più in generale, la visione di una giurisdizione equilibrata, professionale, coraggiosa, nel rispetto delle regole della interpretazione, né ideologica né corporativa: questi alcuni dei temi del confronto.

Consapevoli dei rischi che un tale esercizio di democrazia può comportare, ma tuttavia certi che il rischio più grande rimanga quello di sprecare l’occasione di cambiamento offerta da questo difficile momento di crisi, formuliamo un grande in bocca al lupo all’Assemblea per il Futuro.

La presidenza e la  segreteria nazionale