Piano di coordinamento delle iniziative e dei progetti in materia informatica giudiziaria

Settore penale (giudicante e requirente) triennio 2014-2016

Premessa

A seguito delle recenti circolari del C.S.M. in materia di informatica giudiziaria e del nuovo disegno dei compiti della Struttura Tecnica Organizzativa (di seguito S.T.O.), dei Magistrati Referenti per l’Innovazione Distrettuale (di seguito R.I.D.) e dei Magistrati di Riferimento per l’Informatica (di seguito MagRif), nonché della proroga del Documento Organizzativo Generale (di seguito D.O.G.), nel quale l’attività di innovazione dei singoli di ufficio deve ora confluire, questo è il piano di coordinamento delle iniziative e dei progetti in materia di informatica giudiziaria per il settore penale (di seguito il Piano Triennale), tanto giudicante, quanto requirente, non essendo attualmente previste un R.I.D. per ciascun gruppo di uffici, pur sensibilmente diversi nelle loro necessità, quasi quanto i settori civile e penale.

A beneficio dei Capi degli Uffici del Distretto e del Consiglio Giudiziario ai quali il Piano Triennale è diretto, appare opportuno, prima di illustrarne i contenuti, rammentare che il Piano Triennale deve

“3. …individuare le linee complessive di intervento, tenuto conto della situazione esistente, delle risorse disponibili e delle eventuali criticità specifiche da affrontare.

4. Nella predisposizione del piano i RID individuano gli obiettivi e curano l’adozione di iniziative indirizzate ad assicurare condizioni di omogeneità del livello di informatizzazione del distretto e l’estrazione di dati statistici secondo modalità uniformi. Promuovono la diffusione di buone prassi, valorizzando le risorse locali, anche alla luce delle buone prassi già diffuse a livello nazionale, consultabili sulla banca dati dal sito del Consiglio Superiore della Magistratura.”  (art. 3 della circolare n. Prot. 25382 dell’11 novembre 2011, di seguito la Circolare).

È opportuno ricordare che l’altro compito del R.I.D. è quello di curare la qualità e completezza dei dati statistici. In particolare

“9. I RID curano all’interno della Commissione flussi, d’intesa con i magistrati di riferimento, la qualità e la completezza dei dati.

10. I RID, coadiuvati dai magistrati di riferimento, d’intesa con i dirigenti degli uffici giudiziari, i locali CISIA e i funzionari statistici, promuovono una verifica semestrale della pulizia delle banche dati e della corretta imputazione degli stessi dati. Sui risultati della verifica i RID relazionano tempestivamente ai dirigenti degli uffici qualora vengano rilevate criticità che incidano sulla qualità dei dati informatici e statistici, indicando rimedi e soluzioni da adottare.”  (art. 3 cit.).

In aggiunta al citato punto 10 va detto che ai R.I.D. vengono indirizzati tutti i programmi di gestione ex art. 37 legge n. 111 del 2011 in materia di gestione dei procedimenti civili per la definizione del “carico esigibile” di lavoro per i magistrati (di seguito il Programma di Gestione) elaborati dai vari uffici giudicanti del Distretto (punto 6.2. della delibera del 2 maggio 2012 del C.S.M.). Ancorché la delibera non precisi la ragione di questa trasmissione, deve ragionevolmente ritenersi che sia fatta allo scopo di assicurare un ulteriore momento di interlocuzione sulla qualità e completezza dei dati statistici sui quali si riposa l’efficacia della pianificazione dei carichi esigibili. Si nota, altresì, che il Programma di Gestione è espressamente previsto dalla legislatore per il solo settore civile, ma il C.S.M. lo ha opportunamente esteso anche al settore penale, in modo da poter avere un parametro oggettivo in base al quale distribuire le risorse di personale fra i due settori, oltre che per suddividere meglio il lavoro all’interno del solo settore civile. La previsione legislativa e consiliare sottolineano ancora una volta la particolare importanza che riveste il dato statistico nell’attività organizzativa e di innovazione e che deve certamente avere un rilievo prioritario nell’attività del R.I.D. e, dunque, nel Piano Triennale.

Se questi sono gli obiettivi da perseguire, nella stesura del Piano Triennale si è seguito, ove possibile, lo schema proposto nella Circolare per i Piani Triennali dell’Innovazione dei singoli uffici, così riassumibile:

  1. organizzazione dell’ufficio del R.I.D.
  2. situazione dell’hardware (di seguito HW) nel Distretto
  3. situazione del software (di seguito SW) nel Distretto
  4. struttura dei siti web del Distretto
  5. qualità e completezza dei dati statistici
  6. diffusione delle Buone Prassi ed attività di formazione
  7. obiettivi del Piano Triennale

1. Organizzazione dell’ufficio del R.I.D.

misura e le modalità dell’esonero dal lavoro giudiziario

L’Ufficio del R.I.D. è allocato nei locali siti nel

All’Ufficio sono stati applicati

Oltre alle normali dotazioni HW, deve segnalarsi la presenza di (un’aula informatica dotata di quindici postazioni, oltre a quella del docente, e uno schermo gigante)

La struttura dei MagRif settore penale è la seguente:

Corte d’Appello 
Procura Generale 
Tribunale di Sorveglianza 
Tribunale dei Minorenni 
Procura per i Minorenni 
Tribunale di 
Procura Repubblica di 
Tribunale di 
Procura Repubblica di 

         Per questa ragione, oltre alle riunioni periodiche presso l’ufficio del R.I.D., che sono state effettuate anche in passato, ritiene opportuno effettuare degli incontri nelle sedi dei vari uffici per:

  1. verificare la situazione SW
  2. verificare la qualità e completezza dei dati statistici
  3. discutere del D.O.G. e del Programma di gestione ex art. 37 anche con il Capo dell’Ufficio per i temi di competenza del R.I.D., come la qualità e completezza dei dati statistici, le possibili innovazioni legate all’Information & Communication Technology (di seguito I.C.T.), la diffusione di Buone Prassi
  4. diffondere le conoscenze acquisite dai R.I.D. sugli applicativi ministeriali in uso e programmare le iniziative di formazione più adeguate ai bisogni manifestati dai colleghi della singola sede in loco, nonché iniziative di formazione in sede distrettuale per i bisogni più diffusi
  5. promuovere lo strumento della Banca Dati delle Decisioni di Merito del Distretto (di seguito la Banca Dati)
  6. suggerire come popolare il sito web dell’ufficio, anzitutto individuando il comitato di redazione ed il protocollo per l’inserimento della modulistica, approfittando delle positive esperienze in tal senso degli uffici, alcune delle quali realizzate o in corso di realizzazione mediante apposite consulenze effettuate da ditte esterne nell’ambito del progetto nazionale per la diffusione delle Buone Prassi

Dal momento che continua lo scarso interesse manifestato dai colleghi del Distretto ad assumere le funzioni di MagRif già in precedenza segnalato (in nessun caso si è raggiunto il numero di tre nominativi indicati dalla recente circolare consiliare per l’espressione del parere del R.I.D., lo Scrivente è stato l’unico a presentare la domanda per R.I.D. ed ha dovuto abbandonare l’incarico di MagRif prima della scadenza del primo triennio), questi incontri negli uffici del Distretto potrebbero, per alcune tematiche, essere allargati ai colleghi interessati, in modo che possano comprendere attraverso queste esperienze quali siano i compiti del R.I.D. e dei MagRif e quale grande utilità rivestono in un momento di forte cambiamento del lavoro del magistrato a motivo della sempre più capillare diffusione dell’I.C.T.

2. La situazione HW del Distretto

3. La situazione SW del Distretto

a) applicativi ministeriali 

b) altri SW

4. Struttura dei siti web del Distretto. La Banca Dati

5. Qualità e completezza dei dati statistici

6. Diffusione delle Buone Prassi ed attività di formazione

7. Obiettivi del Piano Triennale

CITTA’, 4 gennaio 2016

Il Referente per l’Innovazione Distrettuale

Settore Penale

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