Quanti tetti dovranno crollare ancora?

Apprendiamo con sgomento del crollo di  un tetto nelle stanze della sezione Gip/Gup del Tribunale di Catania.

Non si è trattato di un evento casuale e imprevedibile: la struttura che ospita il Tribunale di Catania, così come molti altri edifici giudiziari, è vetusta, piena di infiltrazioni e non doverosamente curata.

Oltre al pericolo imminente, la scarsa manutenzione determinerà la chiusura di parte del Tribunale, con inevitabili riverberi sul lavoro della sezione imprese, della sezione fallimentare, della sezione Gip/Gup e della Corte di Appello, che alloggiano nella parte dell’edificio interessata dal crollo.

Sono anni che il pericolo viene denunciato, sia nello specifico per quanto riguarda il  Tribunale di Catania, sia, più in generale con riferimento a tutta l’edilizia giudiziaria, che sovente è protagonista di episodi di mala gestione clamorosi (basti ricordare quanto accaduto al Tribunale di Bari o l’incendio verificatosi al Tribunale di Milano nel marzo 2020).

Tanta trascuratezza non è più tollerabile, soprattutto  in un momento in cui il PNNR ha previsto risorse finanziarie da investire nell’edilizia giudiziaria. Occorre in ogni modo far sì che tali risorse siano effettivamente utilizzate e che l’azione non sia rallentata dai gangli della burocrazia.

La giustizia è uno dei misuratori più importanti della democraticità del paese, lasciarla in tale stato di  abbandono materiale, rispecchia l’abbandono ideale che da troppo tempo caratterizza l’agire politico.  

La Direzione Nazionale di Unità  per la Costituzione