Report lavori CSM al 17/05/2019

Cari amici, nel Plenum settimanale, con riferimento alle pratiche di Prima, abbiamo autorizzato alcuni incarichi extragiudiziari e disposto alcune archiviazioni su segnalazioni di potenziali incompatibilità ex artt. 18 o 19 O.G.


Con riferimento alle pratiche di Terza, abbiamo nominato la Commissione esaminatrice per il concorso di accesso alla magistratura indetto con DM 10/10/2018 e relativo a 330 posti, indicando i venti titolari e i venti supplenti. Come sapete, la procedura prevede la scelta di sessanta nomi tra chi ha offerto la disponibilità, avendo cura di garantire rappresentatività sia con riferimento alle materie di civile e penale, sia con riferimento alle provenienze territoriali di nord, centro e sud, sia con riferimento alla rappresentanza di genere maschile e femminile.
Tra i sessanta vanno poi sorteggiati i venti titolari e venti supplenti, e ciò è stato fatto lunedì durante una seduta pubblica di commissione.
Con riferimento alle pratiche di Quarta, come purtroppo spesso accade, abbiamo preso atto di dimissioni di colleghi che pure non avevano raggiunto l’età massima per i collocamenti a riposo. Come già dicevamo la scorsa settimana, questo davvero di deve fare riflettere sul fatto che le condizioni di lavoro sono ormai divenute insopportabili.
Con riferimento alle pratiche di Quinta, abbiamo all’unanimità nominato Maura Stassano Presidente di Sezione della Corte d’Appello di Salerno, Giovanni Petillo Presidente di Sezione del Tribunale di Bergamo e Enza De Pasquale Presidente di Sezione del Tribunale di Catania.
Con riferimento alle pratiche di Sesta, abbiamo approvato il parere sulla proposta di legge relativa all’istituzione del Tribunale Superiore dei conflitti, che vedrebbe la Cassazione integrata da giudici della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato per deliberare in tema di regolazione dei conflitti di giurisdizione. Il parere evidenzia molte incongruenze della proposta, che tra l’altro pare in contrasto con il chiaro dettato dell’articolo 111 comma 8 della Costituzione, ed è stato approvato all’unanimità con la sola astensione del professor Gigliotti e dell’avvocato Cavanna.
Con riferimento alle pratiche di Settima, abbiano approvato, oltre a diversi provvedimenti tabellari, la delibera contenente le linee guida per la costituzione dell’ufficio del processo.
Con riferimento alle pratiche di Ottava, abbiamo disposto trasferimenti per motivi di salute, famiglia o incompatibilità, conferme quadriennali e costituzioni in giudizio in contenziosi.
Con riferimento alle pratiche di Nona, va segnalato l’interpello per la nomina di due magistrati giudicanti in seno al Consiglio Consultivo dei giudici europei, con termine per la domanda al primo giugno: tra i requisiti vi è il possesso di almeno la seconda valutazione di professionalità, una pregressa esperienza nella materia del diritto internazionale ed europeo, un’ottima conoscenza della lingua inglese e una buona conoscenza della lingua francese.
 
 
Durante la settimana, in Quinta Commissione abbiamo innanzitutto proposto la conferma di un Presidente di Sezione di Corte.
Sempre all’unanimità, abbiamo proposto Francesca Giaquinto come Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, Maria Giuliana Civinini come Presidente del Tribunale di Pisa (posto vacante da due anni e mezzo ed in precedenza ripubblicato per mancanza di aspiranti!), Maurizio Barbarisi come Presidente del Tribunale di Pistoia, Ettore Nesti come Presidente di Sezione di Corte d’Appello di Lecce.
Nuovamente all’unanimità, abbiamo revocato la pubblicazione del posto di Presidente di sezione penale del Tribunale di Lecce, destinando a tale funzione Roberto Tanisi, in quanto suo posto di provenienza prima di essere nominato Presidente di Corte, con provvedimento dello scorso CSM poi annullato dal Consiglio di Stato.
Abbiamo poi avuto una audizione di una collega che partecipa ad un concorso per il conferimento di un incarico semidirettivo.
Infine, abbiamo iniziato la discussione sulla nomina del Procuratore di Roma.
La scelta è ovviamente di particolare delicatezza, stante l’importanza dell’Ufficio, e di particolare complessità, stante  l’autorevolezza di tutti i dieci candidati le cui domande sono tuttora pendenti.
Inutile dire che vi sono migliaia di pagine di pareri e relazioni da esaminare.
Speriamo di potere arrivare ad una proposta in tempi brevi, e di arrivare con una proposta la più condivisa possibile.
 
In Quarta Commissione si è tenuta l’audizione del gruppo tecnico nominato per la predisposizione degli standard di rendimento nel settore civile che ha finito il proprio lavoro.
Come noto, tali standard sono previsti dal D.Lgs. n. 160/2006 e servono per misurare la laboriosità dei magistrati ai fini della valutazione di professionalità: il Consiglio è inadempiente da ormai tredici anni all’obbligo legislativo di individuazione, e speriamo davvero che tale inadempimento possa ora essere colmato da una delibera consiliare.
Il gruppo di lavoro ha operato molto bene, ed ai colleghi va formulato un ringraziamento per la disponibilità dimostrata nello svolgimento di una complessa attività: ora la palla passa alla Commissione, che ha davvero un ottimo documento da cui muovere per il provvedimento finale relativo al settore civile.
 In settima commissione è stata particolarmente interessante la trattazione di un quesito avente ad oggetto gli istituti della supplenza e dell’assegnazione interna.
In Ottava Commissione, dopo avere esitato diverse pratiche di gestione, abbiamo iniziato la trattazione della complessa questione relativa al parere che il CSM deve fornire in tema di rimodulazione della pianta organica dei Giudici Onorari di Pace, così come indicata nella proposta ministeriale.
I prodromici pareri dei Consigli Giudiziari sono stati in vari casi non positivi, mostrando contrarietà laddove la pianta organica proposta prevede una riduzione rispetto all’attuale.
Ciò è però inevitabile, poiché con provvedimento normativo è già stata ridotta sensibilmente la dotazione organica nazionale dei giudici onorari (ora scesi a 6 mila GOP e 2 mila VPO), e conseguentemente in molti uffici deve anche essere correlativamente ridotta la pianta organica.
Noi cercheremo di analizzare con la massima attenzione possibile le singole situazioni, ma in ogni caso la decisione finale spetterà al Ministro, perché a noi è chiesto un parere obbligatorio ma non vincolante.
Abbiamo poi provveduto all’audizione di un VPO per la valutazione dell’eventuale incompatibilità in ragione dello svolgimento di attività a favore di una banca in un ufficio addetto alla compliance: si tratta di una questione tecnicamente complessa, la cui disciplina deve farsi discendere dal combinato disposto della norma primaria (articolo 5 comma 1 lettera e. D.Lgs. n. 116/2017) e secondaria (articolo 7 circolare 15/11/2017). Abbiamo differito di qualche settimana la decisione finale, anche al fine di valutare se la normativa sulle incompatibilità dei GOP sarà o meno a breve oggetto del più volte annunciato intervento normativo.  
 
C’è stata infine anche la riunione del Comitato per la biblioteca e l’archivio storico, e la questione più interessante è stata quella relativa all’acquisto di un software gestionale che possa consentire sia la ricerca e consultazione del materiale della biblioteca consiliare, sia il collegamento con le biblioteche del Quirinale e della Corte Costituzionale. Ovviamente, dobbiamo procedere ai necessari contatti con Quirinale e Corte Costituzionale per verificare la fattibilità della cosa.

Saluti

Marco Mancinetti, Cochita Grillo, Michele Ciambellini, Luigi Spina, Gianluigi Morlini