Report n. 25 del 19 giugno 2024

Cari tutti, il report di oggi è dedicato al plenum del 19 giugno 2024.
1) La proposta della terza commissione di designazione dei procuratori europei delegati dello Stato italiano (ai sensi dell’art. 5, comma 2, decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9) per le sedi di Roma (un posto) e Bari (due posti).

A fronte della presentazione di numerose candidature, il Consiglio ha designato due colleghi collocati fuori ruolo da molti anni (una da oltre 10 anni e l’altro da quasi 9), attribuendo agli stessi ben 5 punti (su un massimo di 6) quanto al profilo delle attitudini.
Al riguardo preme ricordare che, a norma dell’art. 5 della vigente circolare, approvata con delibera del 5 aprile 2023, “1. Ai fini delle attitudini assumono rilievo l’esperienza maturata dal magistrato nella conduzione di indagini relative a reati contro la pubblica amministrazione e in materia di criminalità economica e finanziaria, in particolare se commessi in danno degli interessi finanziari dell’Unione Europea, nonché le sue competenze nel settore della cooperazione giudiziaria internazionale con particolare riguardo alla materia penale. (…) 3. Le attività esercitate fuori dal ruolo organico della magistratura sono valutate ai fini delle attitudini nei limiti in cui l’incarico, per il suo oggetto, sia assimilabile alle funzioni giudiziarie (giudicanti o requirenti) o sia pertinente, per le sue caratteristiche, alle materie di competenza dei PED e per l’utile esercizio delle relative funzioni giudiziarie”.

In tale contesto, ferma ovviamente restando, in termini generali, la possibilità di designare colleghi collocati fuori ruolo, abbiamo in sintesi evidenziato (prima richiedendo il rientro della pratica in commissione e poi, a fronte del rigetto di tale istanza, opponendoci all’accoglimento della delibera):

– che, con precedente delibera del 2021 avente il medesimo oggetto, a uno dei due magistrati sopra citati erano stati attribuiti solo 2 punti per il requisitodelle attitudini (a fronte dei 5 attribuitigli dalla proposta in esame);

– che, nel periodo successivo a tale delibera (pari a meno di 3 anni), lo stesso magistrato aveva svolto fuori ruolo funzioni equiparabili a quelle giurisdizionali rilevanti ai fini dell’attribuzione dell’incarico in questione per soli 3 mesi, essendosi per il resto occupato, quale magistrato addetto al Gabinetto del Ministro della giustizia, di attività amministrative in ambito internazionale che nulla hanno però a che vedere con quelle di cooperazione con autorità giurisdizionali estere;

– che tale circostanza può costituire una causa di illegittimità della decisione per evidente contraddittorietà, a fronte dell’invero limitato svolgimento di attività significativa nel periodo successivo a quello già valutato dalla precedente delibera;

– che, con riferimento all’altra candidata, a fronte dello svolgimento fuori ruolo di funzioni equiparabili a quelle giurisdizionali rilevanti ai fini dell’attribuzione dell’incarico in questione per poco più di 2 anni, la stessa poteva vantare una invero risalente esperienza requirente (essendo collocata fuori ruolo, come detto, da oltre 10 anni);

– che questo stesso Consiglio, nella già citata delibera del 2021, aveva avuto modo di affermare che “i procuratori europei delegati sono pubblici ministeri in servizio presso l’autorità giudiziaria nazionale e dunque nella valutazione delle attitudine assume particolare rilievo una robusta ed attuale esperienza nello svolgimento delle funzioni requirenti”;

– che anche tale circostanza evidenzia una contraddittorietà non giustificabile della delibera, a fronte del pacifico svolgimento, da parte della collega, di attività giurisdizionale in epoca tutt’altro che “attuale”;

– che il PED è un vero e proprio pubblico ministero che opera nella giurisdizione ed è a nostro avviso importante che siano chiamati a ricoprire tale incarico magistrati che svolgono effettivamente la funzione requirente all’interno degli uffici (requisiti di cui erano certamente in possesso alcuni dei candidati che
hanno invece ottenuto un punteggio inferiore quanto alle attitudini).

Le nostre osservazioni non sono purtoppo state accolte, contro la delibera hanno votato Bisogni, D’Auria e Forziati (oltre a Fontana e Papa) e 4 componenti si sono invece astenuti (tra cui Laganà, in quanto componente della commissione). La delibera è passata con il voto della maggioranza degli esponenti di Area (mai intervenuti nel dibattito per spiegare l’appoggio alla delibera o a contestare le nostre argomentazioni), della maggioranza dei componenti di MI e dei laici di centrodestra.

Si riportano i link degli interventi:
Michele Forziati
https://www.radioradicale.it/scheda/731694?i=4775558
https://www.radioradicale.it/scheda/731694?i=4775561
Marco Bisogni
https://www.radioradicale.it/scheda/731694?i=4775564

2) La procedura per la copertura di due posti di giudice del Tribunale di Latina.
Vi segnaliamo questa pratica perché la lettura delle contrapposte delibere consente di approfondire la questione sull’individuazione dell’ufficio di provenienza in relazione al quale deve essere verificata la sussistenza o meno degli allegati “prevalenti motivi di servizio” atti a giustificare, a norma dell’art. 20 della circolare n. 13778 del 24 luglio 2014 e successive modifiche, una revoca tardiva della domanda
di tramutamento.
A prescindere dalle peculiarità del caso specifico, con la proposta sub A) Antonino Laganà ha avuto modo di spiegare le ragioni per le quali non è stato possibile accogliere l’istanza di revoca, dovendo i “prevalenti motivi di servizio” essere considerati in rapporto all’ufficio di provenienza, secondo i principi che governano la mobilità orizzontale e non in relazione ad un ufficio in cui il magistrato si trova temporaneamente in applicazione.
Abbiamo, altresì, evidenziato come l’impostazione della proposta A) ribadisse un principio già individuato dal Consiglio in precedenti decisioni e abbiamo ribadito la necessità di una coerenza nelle statuizioni consiliari prescindendo dalle posizioni soggettive di volta in volta coinvolte.
All’esito della discussione la proposta A) è stata approvata a maggioranza.

Qui di seguito i link agli interventi di:
Antonino Laganà: https://www.radioradicale.it/scheda/731694?i=4775545
Mimma Miele (proposta B): https://www.radioradicale.it/scheda/731694?i=4775546
Marco Bisogni: https://www.radioradicale.it/scheda/731694?i=4775547


Nel prossimo plenum straordinario fissato per il 26 giugno saranno poi poste in discussione le due nuove circolari organizzative sui tribunali e sugli uffici di procura.

Buon fine settimana e a presto!
Marco Bisogni Roberto D’Auria Michele Forziati Antonino Laganà

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