Report n. 27 del 26 giugno e 3 luglio 2024

La nuova circolare sull’organizzazione degli uffici requirenti

Il report di oggi è riservato ai plenum del 26 giugno e del 3 luglio 2024 nel corso dei quali è stata discussa la proposta di delibera sulla nuova circolare sull’organizzazione degli uffici requirenti approvata dalla settima commissione nella composizione precedente alla modifica delle commissioni (presidente Bisogni,
vicepresidente Bertolini, componenti Fontana, Marchianò, Morello, Bianchini).

La circolare sull’organizzazione degli uffici di procura (relatori BISOGNI, FONTANA, PAOLINI e CARBONE M.).
Il CSM è arrivato alla chiusura di un intenso ciclo di lavori, guidati dalla settima commissione, diretti alla riscrittura delle norme di organizzazione degli uffici di procura al fine di adeguarle alle riforme introdotte con la c.d. “riforma Cartabia”. La riforma ha ricondotto i progetti organizzativi delle procure entro i binari della tabellarizzazione, restituendo al Consiglio il compito di approvare le disposizioni organizzative degli uffici, in esito alla verifica della loro conformità alla normativa e alle circolari.
I lavori preparatori sono stati condotti dal Csm con un metodo partecipato e innovativo, dando spazio al contributo di tutti i magistrati interessanti al dibattito. Si sono svolte innanzi alla settima commissione diverse giornate di audizioni (che hanno coinvolto più di duecento magistrati e alle quali sono stati invitati i procuratori della Repubblica, i procuratori aggiunti, procuratori generali e avvocati generali presso le corti d’appello, i sostituti procuratori della Repubblica, oltre all’audizione dedicata del procuratore generale presso la corte di cassazione e del procuratore nazionale antimafia) e sono stati raccolti numerosi contributi scritti (in corso di pubblicazione). Il confronto ha riguardato le tematiche più significative in materia di organizzazione, anche in relazione ai delicati equilibri dei rapporti interni
all’ufficio tra procuratore e sostituti.
Con riferimento a questo ultimo aspetto, l’impostazione della nuova circolare propone un superamento della contrapposizione tra potestà decisoria del dirigente e autonomia del sostituto, nella prospettiva di una gestione dell’ufficio che si apra al contributo di tutti i magistrati: il testo approvato ha, infatti, valorizzato l’apporto professionale che ciascun magistrato può fornire al buon andamento dell’ufficio.
In tal senso la circolare – nel mantenere le prerogative che la legge attribuisce al procuratore – ha arricchito il procedimento di adozione delle misure organizzative con la necessaria partecipazione attiva dei sostituti attraverso la previsione di riunioni tra i magistrati nelle diverse fasi di individuazione, attuazione e modifica dei principi generali per lo svolgimento dell’attività dell’ufficio. È stato poi ulteriormente tipizzato il procedimento di revoca dell’assegnazione dei procedimenti imponendo al dirigente la preventiva individuazione dei criteri generali cui attenersi e una stringente motivazione dell’eventuale provvedimento di revoca (sul quale il CSM si riserva la possibilità di operare rilievi che vengono inseriti nel fascicolo del procuratore).
In particolare, l’art. 25 prevede ora che il procuratore nel provvedimento di revoca indichi espressamente:
a) l’attività del sostituto ritenuta non conforme ai principi e criteri definiti in via generale o con l’atto di assegnazione;
b) i principi o criteri definiti in via generale o quelli integrativi di cui all’art. 2 comma 6 della circolare oggetto di violazione o di contrasto;
c) la esplicitazione delle ragioni di contrasto tra attività da svolgere e principi o criteri definiti in via generale o con l’atto di assegnazione posti a fondamento della revoca;
d) la esplicitazione delle ragioni di riscontrata non conformità del provvedimento adottato dal sostituto ai principi e criteri definiti in via generale o con l’atto di assegnazione posti a fondamento della revoca.

È stato inoltre precisato che i criteri generali per la revoca – in virtù del combinato disposto degli art. 2 e 11 co. 3 n. 15 della nuova circolare – devono essere inseriti nel progetto organizzativo.
La circolare afferma poi, in apertura, una serie di principi di carattere programmatico che ribadiscono come il pubblico ministero sia una parte pubblica saldamente inserita nella giurisdizione, distinta per fini e funzioni dalla parte privata: in quest’ottica devono essere letti i richiami alla completezza delle indagini e alla ricerca degli elementi a favore dell’indagato.
Significativa appare l’introduzione di un articolo dedicato specificamente al sostituto (art. 8), in riscontro alle richieste emerse nel corso delle audizioni. La nuova disciplina individua i principi guida dell’attività del singolo PM nell’ambito dell’organizzazione dell’ufficio (leale collaborazione, circolarità delle informazioni e
partecipazione), ma ne rivendica le garanzie previste dalla Costituzione per tutti i magistrati che si differenziano tra loro soltanto per le funzioni svolte.
La nuova disciplina interviene anche sull’organizzazione e sulle modalità di interpello per l’accesso alla DDA.
Le modifiche approvate intervengono, tra l’altro, sugli indicatori del parametro delle “specifiche attitudini” dei magistrati aspiranti, procedendo alla loro “gerarchizzazione”, attraverso una articolazione in sette punti, “in ordine di rilevanza” discendente (art. 31, comma 3, nn. 1-7).
L’introduzione di quest’ultima clausola, dunque, sgombra il campo da ogni equivoco sull’ordine di importanza con cui tali indicatori sono stati enunciati ed elencati e risponde alla logica di garantire una procedura trasparente ancorata a criteri valutativi predefiniti, non soltanto nella loro natura, ma anche nella loro rispettiva capacità selettiva.
Merita poi di essere descritto il dibattito, svolto nell’arco di due plenum, aperto con la lettura di un messaggio inviato al Consiglio dal Presidente della Repubblica che ha dato il consenso all’inserimento nell’ordine del giorno della proposta di delibera evidenziandone sia la delicatezza sia la sua conformità alla normativa primaria.
Dopo la presentazione della delibera da parte dei relatori, sono intervenuti diversi componenti laici che hanno anticipato il loro voto contrario alla circolare, sostenendo, tra l’altro:

– la contrarietà della circolare all’impianto costituzionale e legislativo;
– il timore di una riduzione dell’efficienza degli uffici requirenti in ragione della necessità di svolgere riunioni tra i magistrati dell’ufficio;
– il rischio che i nuovi momenti di confronto previsti dalla circolare possano risolversi in un’illegittima compressione dei poteri del procuratore;

– la necessità di giungere alla separazione delle carriere apparentemente contraddetta dalla filosofia della circolare.

Nel corso del dibattito abbiamo sinteticamente ribattuto:

– che la conformità della circolare alle fonti normative è confermata anche dall’autorevole intervento del Presidente della Repubblica;

– che nessuna riduzione di efficienza o compressione dei poteri del procuratore può derivare dalla previsione di momenti di confronto a meno di non confondere la partecipazione dei magistrati all’indirizzo dell’ufficio con l’attività di coordinamento riservata al dirigente;

– che l’evocata necessità di giungere alla separazione delle carriere sovrappone impropriamente il giudizio sulla circolare con un mero auspicio riformatore proprio di una determinata parte politica.

In chiusura di dibattito è intervenuto anche il Vicepresidente con una presa di posizione particolarmente dura sull’impianto della circolare e con affermazioni molto nette sull’attuale assetto degli uffici di procura.
La presa di posizione del Vicepresidente – assunta in sede di dichiarazioni di voto e senza possibilità di replica – ha indotto tutti i consiglieri togati e il consigliere Romboli a leggere in plenum il seguente comunicato:

Abbiamo ascoltato il lungo intervento effettuato dal Vicepresidente, avvocato Fabio Pinelli, a conclusione della discussione sulla nuova circolare sull’organizzazione degli uffici di Procura, in sede di dichiarazione di voto e senza possibilità di replica.
Premesso il diritto di ogni consigliere di esprimere nel dibattito le proprie opinioni, non possiamo tacere il nostro fermo dissenso rispetto al metodo e al contenuto di dichiarazioni che si sono di fatto risolte in un atto di delegittimazione del ruolo del pubblico ministero e di generalizzata sfiducia nel lavoro degli uffici di Procura e, quindi, della magistratura tutta.
Rappresentazione che non solo non trova alcun riscontro nell’assetto istituzionale ma che è ancora più grave perché offerta da chi riveste il ruolo di Vicepresidente dell’organo di governo autonomo della magistratura
”.
Riteniamo anche in quest’occasione riportare, oltre ai nostri interventi, quelli contrari dei consiglieri di centro destra, ma anche quello particolarmente apprezzabile del consigliere Romboli.

Relazione introduttiva Marco Bisogni:
https://www.radioradicale.it/scheda/732287?i=4777972
Intervento del consigliere Romboli:
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781468
Intervento della consigliera Eccher:
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781470
Intervento di Antonino Laganà:
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781473
Intervento del consigliere Giuffrè:
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781474
Intervento di Roberto D’Auria:
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781476
Intervento di replica di Marco Bisogni
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781479
Intervento conclusivo del VP Fabio Pinelli
https://www.radioradicale.it/scheda/732904?i=4781483

La circolare è stata approvata con il voto di tutti i consiglieri togati e del consigliere laico Roberto Romboli. Hanno votato contro i consiglieri laici di centro destra e il consigliere Papa (si è astenuto il consigliere E. Carbone)
Le novità della nuova circolare procure saranno presentate il prossimo 8 luglio alle ore 18.00 nel corso di uno degli incontri organizzati nell’ambito del ciclo di webinar per TUTTI e i lavori potranno essere seguiti accedendo a questo link
Chi volesse partecipare alla community WhatsApp CSM per TUTTI può richiedere l’iscrizione accedendo da cellulare al link CSM per TUTTI 2

Buon fine settimana e a presto!

Marco Bisogni Roberto D’Auria Michele Forziati Antonino Laganà

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