Cari tutti il report di oggi è dedicato alle pratiche più rilevanti trattate nel plenum del 6 novembre con diversi temi significativi posti in discussione.
Con riferimento poi all’incontro tra il Presidente del Consiglio ed il Vicepresidente del CSM, in attesa degli opportuni chiarimenti, riteniamo necessario evidenziare come in questo momento, particolarmente delicato nei rapporti tra politica e magistratura, il CSM, nelle sue diverse articolazioni, non debba mai avvalorare – magari in modo inconsapevole – una narrazione secondo cui i magistrati si dividono
in buoni e cattivi sulla base del gradimento dei provvedimenti di volta in volta adottati. La sempre più frequente critica di decisioni giudiziarie sulla base della profilazione del giudice e non con i mezzi di impugnazione previsti dall’ordinamento (clamorosamente annunciati e poi abbandonati) impone un ritorno all’unità e alla collegialità piena del CSM.
1) Interpello per la nomina a componente dell’Ufficio Studi e Documentazione del Consiglio Superiore della Magistratura.
In occasione di questa seduta plenaria, il Consiglio è stato chiamato a deliberare sulle nuove regole per la nomina dei componenti dell’ufficio studi e documentazione.
In particolare, le modifiche alle norme sulla costituzione e sul funzionamento del CSM introdotte dalla l. n. 71 del 2022 (c.d. riforma Cartabia) attribuiscono al Consiglio la facoltà di determinare il numero di componenti esterni da assegnare allo stesso Ufficio Studi, fino a un massimo di dodici (attualmente sono rimasti soltanto quattro magistrati in servizio nell’ufficio), da selezionare tra magistrati, ma anche (ed
è questa la novità) tra docenti universitari e avvocati.
Il plenum è stato quindi chiamato a decidere su due proposte contrapposte elaborate dalla Commissione: la proposta A, sostenuta dai Cons. D’OVIDIO, BIANCHINI e CILENTI, che prevede l’immediata copertura di tutti i posti mancanti fino al raggiungimento del pieno organico pertanto l’avvio della selezione di otto nuovi componenti, di cui quattro da individuarsi tra i magistrati e quattro tra docenti universitari e avvocati; la proposta B, sostenuta dai Cons. PAPA, BASILICO e LAGANÀ, che diversamente suggeriva l’ingresso di cinque nuovi componenti, di cui due da individuarsi tra i magistrati e tre tra le altre categorie.
Abbiamo con convinzione appoggiato la proposta B seguendo, tra l’altro, le indicazioni del prof. Romboli (coordinatore dell’ufficio studio per sedici mesi) che ha rappresentato come nove unità siano assolutamente sufficienti a gestire il flusso di lavoro e ritenendo altresì opportuno procedere a un inserimento graduale dei nuovi componenti, motivato anche dalla considerazione di favorire l’adattamento dei nuovi membri, da garantire l’uniformità dell’attività istituzionale dell’Ufficio, e soprattutto mantenere la memoria storica dell’ufficio evitando un ricambio drastico di ben 8 componenti sui dodici, al termine del loro incarico.
All’esito della discussione, sono stati registrati 16 voti a favore della proposta A, 15 voti a favore della proposta B e un’astensione.
Quanto al contenuto della circolare così approvata, si prevede di costituire le graduatorie dei soggetti idonei a essere nominati e di dare contestualmente ingresso alla selezione di otto componenti: quattro magistrati che abbiano maturato la seconda valutazione di professionalità, di cui uno esperto nelle materie dell’area “civile” e tre esperti nelle materie dell’area “penale” e quattro tra professori universitari di prima o seconda fascia, ricercatori in ruolo e inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e avvocati con almeno dieci anni di esercizio effettivo, di cui uno esperto nel settore dell’area “civile”, uno esperto nel settore dell’area “penale” e due esperti nell’area “costituzionale-amministrativa”.
La procedura di selezione prevede che si procederà alla valutazione, da parte della Commissione tecnica, della documentazione (giudiziaria e/o scientifica) prodotta dai candidati e del colloquio orale. Le graduatorie saranno formate separatamente per ciascun settore di specializzazione dei magistrati e dei candidati non togati.
Le domande, da presentarsi entro le ore 17:00 del 16 dicembre 2024, dovranno contenere l’indicazione del settore per cui si intende concorrere e dovranno essere corredate dalla necessaria documentazione.
Si riportano di seguito gli interventi di:
Roberto Romboli: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825561
Antonino Laganà: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825563
Marco Bisogni: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825566
Roberto D’Auria: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825570
Michele Forziati: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825573
2) Determinazione dei carichi esigibili: il CSM conferma l’individuazione su base nazionale.
La delibera approvata dal plenum si pone come evoluzione della precedente significativa decisione dell’ottobre 2023, con cui il CSM, in virtù della competenza attribuitagli dalle norme primarie, aveva finalmente determinato a livello centrale i carichi esigibili per i diversi uffici giudiziari. Si tratta a nostro avviso di uno strumento indispensabile per tutelare la qualità della giurisdizione rispetto alle
derive iperproduttivistiche di questi anni.
Nello specifico l’analisi statistica dei programmi di gestione adottati dagli uffici giudiziari sulla base della precedente delibera ha consentito di raffinare e implementare le conoscenze del Consiglio in merito ai carichi esigibili nazionali. Si è poi riscontrato che la delibera del 2023 ha prodotto un generale effetto positivo in termini di armonizzazione della produttività dei singoli uffici ed è possibile per il Consiglio perfezionare la base statistica con riferimento a determinate macroaree escluse dall’indagine dello scorso anno.
E’ stata poi ribadita la fondamentale distinzione tra carichi esigibili e risultati attesi: i carichi esigibili costituiscono la misura della capacità di lavoro che ciascun magistrato può sostenere, coniugando produttività e qualità, e che vincola i dirigenti degli uffici nella determinazione degli obiettivi di rendimento e di smaltimento dell’arretrato; diversamente, i risultati attesi rappresentano gli obiettivi di
rendimento che i singoli uffici possono raggiungere grazie all’apporto di tutte le risorse presenti nell’ufficio: magistrati togati e onorari, ausiliari presso le Corti d’appello, addetti UPP e personale amministrativo.
Sotto il profilo dei risultati attesi, il Consiglio ha ritenuto di puntualizzare in delibera che l’obiettivo del rendimento, nel settore penale, come in quello civile, non può mai essere disgiunto dalla necessità di assicurare un servizio giustizia qualitativamente adeguato e di evitare “derive produttivistiche”.
Nella determinazione dei nuovi carichi esigibili, la delibera approvata affronta poi per la prima volta il tema del trasferimento delle competenze in appello dell’impugnazione in materia di protezione internazionale a seguito dell’entrata in vigore del d.l. 11 ottobre 2024, n. 145, che determinerà un ampliamento del contenzioso. Dall’analisi statistica condotta dalla Settima Commissione, è stata elaborata una proiezione dell’impatto del nuovo carico di lavoro delle Corti d’Appello italiane che si attesta intorno alle trentamila nuove cause in un anno, corrispondenti a un incremento di circa il 30% del contenzioso complessivo.
Questo dato ad avviso del Consiglio produrrà una ricaduta sulla determinazione dei carichi esigibili ma, soprattutto, rischia di ostacolare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR.
Per il resto, merita segnalare che esulano dall’ambito applicativo della delibera i tribunali per i minorenni (privi di adeguati dati statistici all’esito del dispiegamento dei nuovi sistemi informatici), la Corte di cassazione (destinataria di successiva autonoma delibera) e i Tribunali di sorveglianza. Il provvedimento è corredato dalle tabelle sui carichi esigibili e si conclude con il glossario dei termini statistici usati al
suo interno, nell’ottica di favorirne la compiuta comprensione.
Si riporta di seguito l’intervento di:
Marco Bisogni: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825621
3) Parere sulla determinazione delle piante organiche del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie.
Con la delibera approvata, in risposta alla nota inviata dal Ministro della Giustizia, il Consiglio ha reso il parere sullo schema di Decreto ministeriale concernente la determinazione delle piante organiche del personale di magistratura del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie istituito ai sensi dell’art. 45 d.lgs. 149 del 2022, che sarà operativo a partire dal 17 ottobre 2025, salvo ulteriori proroghe.
Si tratta di una riforma che non prevede aumenti di organico del personale di magistratura. Pertanto, la proposta del Ministero è su base distrettuale e a dotazione vigente, cioè senza incremento dell’attuale dotazione organica.
L’analisi dello schema di decreto da parte del CSM ha consentito di evidenziare alcune criticità:
– si è rilevata l’inadeguatezza del numero di risorse previsto;
-le riduzioni di organico dei tribunali ordinari e delle Corti d’appello sono destinate a riverberarsi in negativo sul conseguimento degli obiettivi fissati dal PNRR;
– le previsioni proposte in ordine ai posti semidirettivi risultano, in larga parte, non rispettare le soglie fissate dalla legge ordinaria;
– si è sottovalutato l’impatto del principio dell’invarianza dell’organico sulle procure minorili.
Assume, però, rilievo assorbente la constatazione della sopraggiunta entrata in vigore di altre disposizioni normative che hanno comportato un significativo ampliamento delle competenze delle Corti d’appello. Ciò rende l’analisi statistica posta a fondamento del decreto ministeriale superata tanto in termini di contingente complessivo di unità da destinare al TPMF, quanto in termini di distribuzione delle risorse
tra le diverse sedi, con la conseguente esigenza di un nuovo studio che tenga conto degli impattanti effetti della sopravvenuta normativa primaria che ha significativamente modificato le competenze e quindi i flussi delle Corti e dei Tribunali.
Il plenum ha, pertanto, deliberato di richiedere al Ministro di valutare l’opportunità di aggiornare l’analisi statistica effettuata e, per l’effetto, di rivedere la distribuzione delle risorse, tenendo conto degli aspetti opportunamente segnalati.
4) Valutazione di professionalità di un magistrato coinvolto nelle chat di Perugia.
Si è ampiamente discusso in plenum della valutazione di professionalità di un magistrato coinvolto nelle chat trasmesse dalla Procura di Perugia. Tre di noi (Bisogni, D’Auria e Laganà) hanno votato CONTRO il superamento della valutazione di professionalità emergendo, a nostro avviso, il coinvolgimento del collega in merito ai contenuti dell’incontro nell’hotel champagne che ha determinato l’irrogazione di pesanti sanzioni disciplinari nei confronti di diversi magistrati.
Forziati si è invece astenuto ritenendo, anche in questo caso (e come da lui già sostenuto in molte altre procedure), l’inutilizzabilità delle chat di Perugia nel procedimento amministrativo e l’esclusiva rilevanza, quanto ai prerequisiti di indipendenza, imparzialità ed equilibrio, delle condotte poste in essere nell’esercizio della giurisdizione. All’esito della discussione è stata approvata la proposta di positivo superamento della valutazione di professionalità, anche grazie alle astensioni (motivate molto diversamente da quella di Forziati) dei colleghi Mirenda, Miele e Fontana.
Al fine di consentire una completa ricostruzione dell’accaduto alleghiamo alcuni degli interventi nell’ordine cronologico per comprendere l’evoluzione del dibattito.
Si riportano di seguito gli interventi di:
Andrea Mirenda: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825591
Roberto D’Auria: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825596
Marco Bisogni: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825601
Roberto Fontana: https://www.radioradicale.it/scheda/743241?i=4825605
Continua poi il dibattito sul nuovo TU dirigenza: nell’ambito della Chat “Csm per tutti” abbiamo organizzato un incontro via teams per illustrare le caratteristiche della proposta B (proposta c.d. punteggi) il prossimo lunedì 11 novembre alle ore 18.30 (in allegato il link di partecipazione).
Marco Bisogni Roberto D’Auria Michele Forziati Antonino Laganà