Riforma del processo civile: primo sì della Commissione Giustizia della Camera

fonte Altalex

Disegno di legge, Camera dei deputati 16/02/2016 n° 2953

Pubblicato il 18/02/2016

Arriva il primo sì alla riforma del processo civile da parte della Commissione Giustizia della Camera.

Si è concluso infatti l’esame degli emendamenti al disegno di legge C. 2953 recante “Delega al Governo recante disposizioni per l’efficienza del processo civile”, il quale, dopo i pareri delle Commissioni interessate, approderà in Aula.

Queste le linee direttrici lungo le quali si sviluppa l’intervento di riforma, che prende spunto dal lavoro della Commissione Berruti, costituita presso il Ministero della giustizia:

  • specializzazione dell’offerta di giustizia, attraverso l’ampliamento delle competenze del tribunale dell’impresa e l’istituzione del tribunale della famiglia e della persona;
  • accelerazione dei tempi del processo civile, attraverso la razionalizzazione dei termini processuali e la semplificazione dei riti: è attribuito un ruolo centrale alla prima udienza, è potenziato il carattere impugnatorio dell’appello, sono accelerati i tempi del giudizio in Cassazione mediante un uso più diffuso del rito camerale;
  • introduzione del principio di sinteticità degli atti di parte e del giudice;
  • adeguamento delle norme processuali al processo civile telematico.

Le Sezioni specializzate in materia di impresa diventeranno “Sezioni specializzate per l’impresa e il mercato”, con nuove e più estese competenze.

La nuova “Sezione specializzata per la famiglia, i minori e la persona”, sarà competente su tutti gli affari relativi alla famiglia e su tutti i procedimenti che attualmente non rientrano nella competenza del Tribunale per i minorenni in materia civile.

Per il processo di cognizione la delega mira ad assicurare anche una riduzione dei tempi dei giudizi in primo grado, in appello e in Cassazione, e a rendere prevedibile la durata del processo.

Per il processo di primo grado è prevista l’applicazione obbligatoria del rito sommario (cd. “rito sempificato di cognizione”) a tutte le cause nelle quali il tribunale giudica in composizione monocratica, ad eccezione delle cause assoggettate al rito del lavoro.

Sarà inoltre potenziato l’istituto della proposta di conciliazione del giudice (art. 185-bis c.p.c.): la mancata presenza delle parti ed il rifiuto ingiustificato della proposta di transazione da parte del giudice saranno comportamenti valutabili ai fini della decisione e fonte di responsabilità processuale aggravata.

Tra le novità riguardanti l’appello si segnalano la trattazione in forma monocratica delle cause di ridotta complessità giuridica e limitata rilevanza economica ed il filtro esteso alle impugnazioni contro i provvedimenti di primo grado emessi con rito sommario di cognizione.

Sono inoltre previste novità riguardanti il processo esecutivo ed i procedimenti speciali in una prevalente ottica di semplificazione, maggiore efficienza e riduzione dei tempi processuali.

Per il processo del lavoro è prevista la cancellazione del cd. “rito Fornero” per l’impugnazione dei licenziamenti (art. 1, commi 47 e ss., legge 92/2012) e l’introduzione della negoziazione assistita.

Il Governo avrà 18 mesi di tempo per predisporre uno o più decreti legislativi relativi al tribunale delle imprese e al tribunale della famiglia e della persona e uno o più decreti legislativi per il riassetto formale e sostanziale del codice di procedura civile.

Per approfondimenti:

(Altalex, 18 febbraio 2016)

Scarica il pdf