Schema di progetto tirocinio settore penale Tribunale di Milano

di Giuseppe Buffone

(da trasmettere all’Ufficio Tirocini Formativi entro 50/60 giorni dall’inizio effettivo del tirocinio)

Tribunale Ordinario di Milano    

Ufficio Tirocini Formativi

Al coordinatore tirocini settore penale dott. Ilio Mannucci Pacini

                   Milano, …

PROGETTO DI TIROCINIO del dott.
presso il giudice affidatario dott.
sezione   civile

Dati temporali

Data inizio tirocinio:

Orario settimanale: 20 ore / 40 ore (eventualmente come ripartite nell’arco dei giorni, se vi è calendario fisso)

Periodi di assenza: per ferie del giudice o per motivi personali

Situazione logistica:

–  presso stanza del magistrato, con autonoma postazione computer

– Oppure: presso stanza al piano condivisa con altri tirocinanti, con autonoma postazione computer

–  Assegnatario credenziali per accesso a Internet, a Italgiure (o ad altro)

Compiti assegnati (area penale)  da integrare/rettificare in relazione alla specificità dei compiti assegnati e della tipologia dell’ufficio

  1. Tenuta del ruolo d’udienza
  2. Informatizzazione della gestione del ruolo
  3. Condivisione informatica con la cancelleria e con gli altri giudici della sezione
  4. Ricerche giurisprudenziali
  5. Preparazione schede per la decisione: sintesi dell’istruttoria documentale e orale, individuazione questioni giuridiche, prospettazione delle soluzioni
  6. Predisposizione bozze dei provvedimenti: sentenze, provvedimenti di esecuzione, liquidazioni compensi ad avvocati e ad ausiliari,
  7. Verifica notifiche estratto sentenza, istanze varie, anche cautelari
  8. Nelle direttissime gestione dell’attività di udienza con predisposizione al computer dei provvedimenti e gestione istanze successive
  9. Tenuta scadenzario termini di custodia cautelare
  10. Prospettiva di definizione con motivazione contestuale dei processi
  11. Organizzazione dell’attività di udienza con riguardo alla gestione del pubblico (utilizzo dei monitor, verifica testimoni presenti)
  12. Predisposizione di moduli standard per provvedimenti standard
  13. Aggiornamento tempestivo su modifiche legislative e giurisprudenziali, potendo essere incaricati di curare le novità anche tramite l’esame della giurisprudenza di merito (in caso di pluralità di tirocinanti in sezione si potrebbero costituire gruppi di aggiornamento che settimanalmente informano i componenti della sezione).

Con particolare riferimento all’ufficio G.I.P./G.U.P. (salvo ragioni di riservatezza rimesse alla valutazione del giudice):

  1. Esame delle richieste di misura cautelare personale e reale, valutazione degli elementi a sostegno della richiesta, predisposizione di una bozza di provvedimento
  2. Esame delle richieste di intercettazione telefonica, valutazione della richiesta e predisposizione di una bozza del provvedimento
  3. Valutazione delle richieste di archiviazione, che potranno essere quasi integralmente gestite dal tirocinante previa consultazione con il giudice
  4. Procedimenti di opposizione alle archiviazioni: esame delle opposizioni e individuazione delle questioni in vista dell’udienza camerale di opposizione
  5. Studio e predisposizione delle schede per la decisione dei processi nelle udienze preliminari

Progetto di formazione del tirocinante

–            Passaggio dal diritto “studiato” al diritto “applicato”

–            Apprendimento della funzione del giudicare: potenzialità e limiti

–            Conoscenza delle singole fasi del processo (penale, esecutivo), nel loro evolversi fisiologico e nella gestione delle possibili anomalie, eccezioni,contestazioni

–            Acquisizione capacità di analisi degli atti/documenti e capacità di sintesi nell’enuclearne i profili e dati salienti

–            Acquisizione di capacità argomentative, verbali e scritte, e di tecniche di motivazione nella redazione dei provvedimenti

–            Approfondimento differenti istituti di diritto, processuali e sostanziali, nei loro profili teorici e applicativi (sia mediante studio individuale, sia confrontandosi con l’affidatario)

–            Approfondimento di eventuali aree di interesse specifico del tirocinante, in relazione anche ai suoi progetti professionali futuri

–            Acquisizione di capacità organizzative, sia in appoggio all’affidatario (gestione del ruolo, dell’udienza, del fascicolo, ecc.), sia individuali, per far fronte ai differenti compiti affidati, nel rispetto di scadenze e priorità

A seconda dello specifico ufficio/settore di appartenenza dell’affidatario, il progetto del tirocinante potrà essere integrato da profili formativi specifici, quali i seguenti:

Giudice del dibattimento

  1. Il processo nella sua fase dibattimentale: dal predibattimento alla sentenza di primo grado
  2. La gestione di un ruolo monocratico dibattimentale: struttura delle udienze, calendarizzazione dei processi, modalità di trattazione dei singoli processi
  3. La fase preparatoria dell’udienza: studio dei processi per la prima udienza, studio preistruttoria, studio per la decisione
  4. La prima udienza dibattimentale per i processi a citazione diretta (cosiddetta udienza di smistamento): verifica capo d’imputazione, prima notifica, elezione domicilio,notifica 415 bis, irreperibilità, notifica decreto di citazione a giudizio, processo in assenza, questioni preliminari
  5. Le ordinanze sulle questioni preliminari
  6. L’istruttoria dibattimentale: l’esame dei documenti, la concentrazione del processo dibattimentale
  7. La preparazione della decisione: studio dell’istruttoria e valutazione delle questioni giuridiche
  8. La decisione e la redazione della sentenza
  9. I riti alternativi e la redazione delle relative sentenze
  10. Le sentenze contestuali: quando?
  11. L’esecuzione delle sentenze
  12. Il ruolo collegiale


Ufficio G.I.P./G.U.P.

  1. Le misure cautelari: presupposti, proporzionalità, valutazione della permanenza dei presupposti
  2. Le ordinanze cautelari: studio della richiesta e verifica degli atti e dei documenti contenuti nel fascicolo del P.M.
  3. Le intercettazioni telefoniche: presupposti, proroghe, redazione dei provvedimenti
  4. I presupposti per l’archiviazione, l’opposizione all’archiviazione, il ruolo della persona offesa
  5. L’udienza preliminare: procedimento, presupposti per il rinvio a giudizio e per il proscioglimento
  6. I riti alternativi

VALUTAZIONEDEL MAGISTRATO AFFIDATARIO
(entro 50/60 giorni da inizio tirocinio)

Si richiedono valutazioni sintetiche dell’affidatario in ordine a preparazione, capacità e impegno del tirocinante, eventualmente distinte – ove necessario – con riferimento ai suddetti profilie obiettiviformativi.

In ipotesi di valutazioni negative, la relazione dell’affidatario potrà essere anticipata e i coordinatori, sentito il tirocinante, potranno valutare di spostarlo in altro ufficio/settore, salvo ulteriori o diversi provvedimenti.

PROGETTO DEL MAGISTRATO AFFIDATARIO: obiettivi e programma di lavoro

Dal punto di vista qualitativo:

  • riceveresupporto nella fase preparatoria dell’udienza, in termini di:

          – accurato esame dei fascicoli nella fase precedente all’udienza

          – predisposizione di schede dei processi, che possono diventare una bozza             di sentenza

          – verifica delle questioni giuridiche che potrebbero essere prospettate nei                 processi, acquisizione e analisi della giurisprudenza

  • orientarsi a una redazione dei provvedimenti che valorizzi:

          – schematicità

          – linguaggio semplificato e deburocratizzato

          – prospettiva di redazione delle motivazioni contestuali delle sentenze

  • avvalersi di una struttura di ausilio all’ufficio nel suo complesso sotto il profilo dell’aggiornamento sui temi specializzati
  • gestireinformaticamente il ruolo d’udienza
  • ottenere un’organica gestione dei testimoni nel corso dell’udienza

Dal punto di vista quantitativo:

  • Riduzione dei tempi d’udienza
  • Riduzione dei tempi di deposito delle sentenze, fino alla prospettiva di motivazioni contestuali
  • Aumento delle definizioni dei procedimenti monocratici e collegiali, la cui determinazione dipende dal carico dei ruoli dei giudici, dagli attuali livelli di definizione, dai margini temporali di miglioramento dei tempi di definizione

La stesura del suddetto progetto quali-quantitativo da parte del magistrato affidatario vuole essere un momento di riflessione sulle capacità e sull’impegno del tirocinante, sia al fine di comprendere le potenzialità del percorso formativo del giovane, in vista di un’attestazione di “esito positivo”, quale richiesto ex art.73 DL n.69/13 per l’accesso all’esame di avvocatura o al concorso per magistratura, sia al fine di valutarne i riflessi in termini di “assistenza/collaborazione”del tirocinante all’attività del magistrato.

Se pertanto dimostrazioni di capacità e impegno da parte del tirocinante potranno consentire all’affidatario di esprimere una previsione di possibile aumento della quantità e qualità del proprio lavoro, al contrario possibili carenze dovranno essere tempestivamente segnalate, e saranno valutate dai Coordinatori nel contraddittorio con gli interessati, per accertarne se imputabili ad eventuali difficoltà d’intesa con lo specifico affidatario, ovvero ad altre ragioni, onde proporre/rimettere al Capo dell’Ufficio ogni valutazione conseguente.

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