Schema di relazione finale – settore penale

Tribunale Ordinario di Milano

Ufficio Tirocini Formativi

                   Milano

ATTESTATO ESITO TIROCINIO del dott.
presso il giudice affidatario dott.
sezione   PENALE:

Dati temporali

Data inizio tirocinio:

data di fine tirocinio:

Orario settimanale: 20 ore / 40 ore (eventualmente come ripartite nell’arco dei giorni, se vi è calendario fisso)

Periodi di assenza: per ferie del giudice o per motivi personali

COMPITI ASSEGNATI (da integrare/rettificare in relazione alla specificità dei compiti assegnati e della tipologia dell’ufficio)

  1. Tenuta del ruolo d’udienza
  2. Informatizzazione della gestione del ruolo
  3. Condivisione informatica con la cancelleria e con gli altri giudici della sezione
  4. Ricerche giurisprudenziali
  5. Preparazione schede per la decisione: sintesi dell’istruttoria documentale e orale, individuazione questioni giuridiche, prospettazione delle soluzioni
  6. Predisposizione bozze dei provvedimenti: sentenze, provvedimenti di esecuzione, liquidazioni compensi ad avvocati e ad ausiliari,
  7. Verifica notifiche estratto sentenza, istanze varie, anche cautelari
  8. Nelle direttissime gestione dell’attività di udienza con predisposizione al computer dei provvedimenti e gestione istanze successive
  9. Tenuta scadenzario termini di custodia cautelare
  10. Prospettiva di definizione con motivazione contestuale dei processi
  11. Organizzazione dell’attività di udienza con riguardo alla gestione del pubblico (utilizzo dei monitor, verifica testimoni presenti)
  12. Predisposizione di moduli standard per provvedimenti standard
  13. Aggiornamento tempestivo su modifiche legislative e giurisprudenziali, potendo essere incaricati di curare le novità anche tramite l’esame della giurisprudenza di merito (in caso di pluralità di tirocinanti in sezione si potrebbero costituire gruppi di aggiornamento che settimanalmente informano i componenti della sezione).

Con particolare riferimento all’ufficio G.I.P./G.U.P. (salvo ragioni di riservatezza rimesse alla valutazione del giudice):

  1. Esame delle richieste di misura cautelare personale e reale, valutazione degli elementi a sostegno della richiesta, predisposizione di una bozza di provvedimento
  2. Esame delle richieste di intercettazione telefonica, valutazione della richiesta e predisposizione di una bozza del provvedimento
  3. Valutazione delle richieste di archiviazione, che potranno essere quasi integralmente gestite dal tirocinante previa consultazione con il giudice
  4. Procedimenti di opposizione alle archiviazioni: esame delle opposizioni e individuazione delle questioni in vista dell’udienza camerale di opposizione
  5. Studio e predisposizione delle schede per la decisione dei processi nelle udienze preliminari

PROGETTO DI FORMAZIONE DEL TIROCINANTE – OBIETTIVI RAGGIUNTI

– Passaggio dal diritto “studiato” al diritto “applicato”

– Apprendimento della funzione del giudicare: potenzialità e limiti

– Conoscenza delle singole fasi del processo (penale, esecutivo), nel loro evolversi fisiologico e nella gestione delle possibili anomalie, eccezioni,contestazioni

– Acquisizione capacità di analisi degli atti/documenti e capacità di sintesi nell’enuclearne i profili e dati salienti

– Acquisizione di capacità argomentative, verbali e scritte, e di tecniche di motivazione nella redazione dei provvedimenti

– Approfondimento differenti istituti di diritto, processuali e sostanziali, nei loro profili teorici e applicativi (sia mediante studio individuale, sia confrontandosi con l’affidatario)

– Approfondimento di eventuali aree di interesse specifico del tirocinante, in relazione anche ai suoi progetti professionali futuri

– Acquisizione di capacità organizzative, sia in appoggio all’affidatario (gestione del ruolo, dell’udienza, del fascicolo, ecc.), sia individuali, per far fronte ai differenti compiti affidati, nel rispetto di scadenze e priorità

A seconda dello specifico ufficio/settore di appartenenza dell’affidatario e delle capacità dimostrate dal tirocinante, si individueranno gli obiettivi formativi raggiunti, che potranno essere integrati da profili formativi specifici,come di seguito:

Giudice del dibattimento

  1. Il processo nella sua fase dibattimentale: dal predibattimento alla sentenza di primo grado
  2. La gestione di un ruolo monocratico dibattimentale: struttura delle udienze, calendarizzazione dei processi, modalità di trattazione dei singoli processi
  3. La fase preparatoria dell’udienza: studio dei processi per la prima udienza, studio preistruttoria, studio per la decisione
  4. La prima udienza dibattimentale per i processi a citazione diretta (cosiddetta udienza di smistamento): verifica capo d’imputazione, prima notifica, elezione domicilio,notifica 415 bis, irreperibilità, notifica decreto di citazione a giudizio, processo in assenza, questioni preliminari
  5. Le ordinanze sulle questioni preliminari
  6. L’istruttoria dibattimentale: l’esame dei documenti, la concentrazione del processo dibattimentale
  7. La preparazione della decisione: studio dell’istruttoria e valutazione delle questioni giuridiche
  8. La decisione e la redazione della sentenza
  9. I riti alternativi e la redazione delle relative sentenze
  10. Le sentenze contestuali: quando?
  11. L’esecuzione delle sentenze
  12. Il ruolo collegiale


Ufficio G.I.P./G.U.P.

  1. Le misure cautelari: presupposti, proporzionalità, valutazione della permanenza dei presupposti
  2. Le ordinanze cautelari: studio della richiesta e verifica degli atti e dei documenti contenuti nel fascicolo del P.M.
  3. Le intercettazioni telefoniche: presupposti, proroghe, redazione dei provvedimenti
  4. I presupposti per l’archiviazione, l’opposizione all’archiviazione, il ruolo della persona offesa
  5. L’udienza preliminare: procedimento, presupposti per il rinvio a giudizio e per il proscioglimento
  6. I riti alternativi

VALUTAZIONE DEL MAGISTRATO AFFIDATARIO

Sintetico giudizio su impegno, capacità, competenze, ecc.

ESITO DEL TIROCINIO: Positivo (non positivo)

Il giudice affidatario

dott.

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