SCN Focal Points Meeting Strabourg (9.6.2019) di Valeria Piccone

SCN Focal Points Meeting

Strasbourg

June 6-7 2019

Il Forum.

Si è tenuto a Strasburgo, nei giorni 6 e 7 giugno 2019, il Forum dei Punti di contatto istituiti nell’ambito della Rete delle Corti Supreme Europee.

Il meeting è stato aperto dal Presidente della Corte Europea dei Diritti Umani Linos – Alexandre Sicilianos, il quale ha più volte sottolineato la assoluta centralità del Network istituito fra le Corti Supreme Europee nella realizzazione di un concreto ed effettivo dialogo fra le Corti coinvolte.

In particolare, nell’evidenziare le importanti novità dell’ultimo anno, il Presidente ha voluto ribadire che il Network rappresenta lo strumento centrale e fondamentale per la “dissemination” di case-law, contribuendo in misura effettiva ed efficace a rendere il confronto fra le Corti più diretto ed immediato.

La prima sessione è stata coordinata da Angelika Nussberger, Vice Presidente della Corte e, in seguito ad una nodale introduzione di Mickail Lobov, (Head of Human Rights Policy and Co-operation Department, DGI, Consiglio d’Europa) c’è stato il lancio della Knowledge Sharing Platfom da parte di Anne Austin, Deputy Jurisconsult della Corte, strumento che, come si dirà a breve, presenta potenzialità eccezionali.

Oggi, infatti, in aggiunta alla sofisticata tecnologia dell’HUDOC database e al database facente capo al Superior Courts Network, c’è questa nuova ed innovativa piattaforma.

Come noto, possiamo già disporre di ampia quantità di materiali, factsheets, report e linee guida sui case-law, mediante il lavoro dei giureconsulti della Corte.

La piattaforma portata a conoscenza dei Focal Points il giorno 6 giugno scorso, già funzionante da un po’ presso la Corte, è ancora non esternalizzabile ma la possibilità di accedere non solo alla giurisprudenza della Corte articolo per articolo, ma anche agli studi dei “pool” che si occupano delle diverse materie, ai case-law upadating ed ai case law pending presso la Grand Chambre appaiono strumenti già da adesso di grande impatto.

Nella seconda sessione di lavoro, Onur Andreotti, Coordinatrice del Network, ha tenuto una relazione sullo “stato dell’arte” evidenziando con entusiasmo il peculiare contributo offerto all’SNC dalla Corte di cassazione italiana, mediante l’attività di diffusione ed approfondimento svolta al suo interno e gli importanti incontri finora tenutisi fra le due Corti, enfatizzandone le potenzialità.

Una approfondita e dotta relazione è stata poi tenuta da Johan Callewaert, Deputy Grand Chamber Registrar della Corte EDU, sull’enforcement dei diritti fondamentali in Europa.

A questo riguardo va sottolineata, sin da ora ed in questa fase in cui si è ancora lontani dall’adesione dell’Unione alla CEDU, la centrale importanza della nuova pagina sul sito, appena lanciata, sui rapporti fra Corte EDU e diritto dell’Unione. In questo ambito, è stato inserito nel sito stesso un interessantissimo studio sulla presunzione di tutela equivalente che muove dalla giurisprudenza Bosphorus.

Le successive due sessioni tematiche, quella pomeridiana del giorno 6 e la mattutina del giorno 7 sono state dedicate, rispettivamente, al tema, per noi di attuale interesse, dell’immigrazione e a quello del terrorismo.

 All’esito dell’incontro mattutino  il punto di contatto italiano è stato invitato a rilasciare una intervista concernente la  opinione della Corte di cassazione circa l’attuale stato del Network. Nel corso di essa – che verrà resa disponibile in settembre – si è cercato di evidenziare l’added value offerto dalla intensa attività della Corte in ordine alla dissemination mediante il Gruppo del Protocollo ormai divenuta centrale in sede di legittimità e l’inserimento dei materiali nel sito nazionale. Si è poi sottolineato che la periodicità degli incontri, come detto molto apprezzata in seno al Network, favorita dall’impegno dei colleghi oltre che dei giuristi della Corte ed in particolare dall’intenso lavoro di Roberto Chenal, contribuisce a rendere ancora più effettivo ed efficace il dialogo.

A conclusione dell’intervista un ringraziamento è stato tributato alla straordinaria attività di enforcement sostenuta dal Presidente emerito Guido Raimondi ed un saluto è stato indirizzato al nuovo Presidente Sicilianos ed al  nuovo giudice Raffaele Sabato, il quale ha assistito ai lavori del Forum mostrando  particolare attenzione rispetto a questo straordinario strumento di interscambio.    

Il Network oggi e domani

In linea con le conclusioni delle Conferenze di Interlaken, Izmir, Brighton e, più di recente, Copenaghen, il programma di “dissemination” dei precedenti della Corte è disegnato per accrescere la accessibilità e la comprensione della Convenzione e delle sue modalità operative a livello nazionale, allo scopo di assicurare piena espansione al principio di sussidiarietà.

In tale contesto, l’intenso “exchange of messages” fra le Corti ha costituito il fervido humus per la creazione del Network tra le Supreme Corti Europee allo scopo di garantire, in primo luogo, il più ampio accesso, tramite i Focal Points, ai giudizi, ma anche strumenti ulteriori fra i quali si segnalano le richieste di contributi che, in vista delle Grandi Camere, possono essere richiesti dalla Corte EDU, nonchè delle analoghe istanze che possono essere alla Corte rivolte dagli Stati nazionali come, per quanto concerne il nostro Paese, in prossimità di un procedimento innanzi alle Sezioni Unite.

Il lancio ufficiale del Network fra le Corti Supreme (SCN) è avvenuto, come noto, a Strasburgo il 5 ottobre 2015 ed il numero di Corti aderenti è progressivamente aumentato.

La Corte di cassazione ha aderito mediante un Memorandum of  understanding  siglato a Strasburgo il 26 maggio 2016 dal Presidente della Corte EDU emerito, Guido Raimondi e dall’allora Presidente Aggiunto della Corte di cassazione Renato Rordorf; in seno a tale memorandum è stato nominato un punto di contatto posto sotto il diretto controllo del Presidente della Corte al pari del corrispondente incaricato a Strasburgo.

L’incontro di giugno si è occupato di analizzare, anche quest’anno, gli importanti risultati e le prospettive future del Network.

Durante la prima fase di test verifica ed esame (ottobre 2015/giugno 2016) si è mirato essenzialmente ad esplorare il modo migliore per scambiare informazioni sulla giurisprudenza nazionale e CEDU secondo i dettami della Carta del SCN che ha poi condotto all’elaborazione di un sito intranet, mediante il quale è consentito un accesso diretto e riservato a tutti i referenti (focal points o punti di contatto) delle singole Corti Supreme.

Il feedback sullo scambio di informazioni è stato ritenuto molto positivo e particolarmente significativa si è rivelata la diffusione interna alle Corti del materiale proveniente dalla corte EDU. Peculiare apprezzamento presso la Corte di Strasburgo hanno riscontrato i contributi che, allo stato, inducono a riscontrare circa il 90% di risposte dotate di particolare autorevolezza.

Si è registrato, quindi, un solido e promettente sviluppo del percorso, sulla cui base sono stati focalizzati i seguenti propositi per il futuro:

  • Consolidamento delle relazioni fra gli attuali membri ed espansione degli stessi;
  • Svolgimento di un annuale Meeting dei Punti di contatto da tenersi a Strasburgo, volto ad approfondire le relazioni, a meglio comprendere le necessità degli Stati membri ed a discutere circa prossimi obiettivi;
  • Estensione dei servizi resi ai membri del Network, (per es. training a distanza sulle modalità di accesso al sito della Corte EDU e conferenze via web su oggetti relativi alla Convenzione)
  • Cooperazione fra i vari membri della Rete per rafforzare il loro contributo al lavoro di ricerca comparativa fra i diversi sistemi coinvolti espletato dalla Corte;
  • Rifinitura e sviluppo degli indicatori concernenti la Rete, in modo da testarne effettività, efficienza, valore aggiunto e sostenibilità dei progetti.

Le proposte.

Passando ad esaminare eventuali e fruttuose future attività, la prima proposta che il punto di contatto italiano ha avanzato riguarda la previsione di periodici incontri – anche in videoconferenza – fra i giuristi dei singoli pool della Corte EDU e le singole Sezioni della Corte di cassazione interessate, su semi specifici ed attuali, in ordine ai quali deve ritenersi del tutto utile un confronto diretto e snello.

Si pensi, come prima ipotesi, ad un incontro con gli esperti di immigrazione: la rilevanza del momento, anzi, con la competenza diffusa fra più Sezioni, suggerirebbe un confronto immediato, alla ripresa dei lavori dopo l’estate che potrebbe aggiungersi agli altri strumenti formativi che verranno posti a disposizione di tutti i consiglieri che, d’ora in avanti, dovranno occuparsi della materia.

Sempre a titolo esemplificativo si possono ipotizzare simili sessioni per il ne bis in idem, le sanzioni in generale, le leggi retroattive, le espropriazioni, la pubblicità dei giudizi ecc. Gli incontri potrebbero essere periodici e calendarizzati con ciascuna Sezione, sulle tematiche di interesse. La proposta sarebbe assai bene accolta a Strasburgo e consentirebbe di ampliare il novero dei consiglieri e dei giuristi coinvolti nelle attività di confronto e dialogo, senza dispendio economico ed in modo rapido ed efficace.

Gli incontri con le Sezioni potrebbero anche essere de visu, ancora più efficaci e sempre periodici su tematiche concrete e singole di interesse di ciascuna Sezione: su questo potrebbe essere coinvolta la Formazione Decentrata alla luce della prossima calendarizzazione dell’attività di quest’ultima.

Una prima proposta, quindi, potrebbe riguardare un proprio il settore dell’immigrazione e vedere la partecipazione, in videoconferenza, di un esperto come Thomas Straub, giurista della Corte, di altro giurista che si occupi dei casi italiani con il coordinamento di Roberto Chenal, giurista, punto di contatto per la Corte EDU in seno al Network delle Corti Supreme europee.

In questo contesto, centrale sarà anche la più approfondita diffusione di materia redatti dai Giuristi della Corte EDU che in modo sintetico indicheranno lo “stato dell’arte” di questioni rilevanti per la nostra giurisdizione.

Roma, lì 9 giugno 2019

Valeria Piccone