Una riflessione sulle elezioni suppletive

una riflessione sulle elezioni suppletive

La collega Silvia Corinaldesi ha offerto la propria disponibilità a candidarsi in un periodo complesso e confuso della storia della magistratura italiana e dell’A.N.M., caratterizzata da una evidente crisi di identità e credibilità.

Unità per la Costituzione, nel ribadire il forte sostegno a Silvia Corinaldesi, ritiene necessario rimarcare la propria identità culturale, lontano anni luce da grossolani tatticismi elettorali o da non liquet in apparenza dettati dall’intenzione di “rispetto della sensibilità di iscritti e simpatizzanti”.

Il nostro impegno associativo è stato sempre, e dopo i fatti indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia lo sarà ancor più, inteso a difendere i valori di tutti i colleghi che lavorano, che sono stanchi e disgustati tanto dai falsi moralismi, propri di chi abdica ad una seria autovalutazione dei propri comportamenti passati, quanto da un sindacalismo fine a sé stesso e privo di contenuti.

L’azione associativa di Unità per la Costituzione intende contraddistinguersi per la sua correttezza e la sua vicinanza ai colleghi non ideologizzati e rifugge altresì da rivendicazioni e richiami – di evidente stampo elettoralistico – ad una moderazione senza qualità e contenuti, priva in concreto di coerenza rispetto a quanto accaduto solo pochi mesi orsono.

Essere moderati, tanto nell’esercizio della funzione che in ambito associativo, vuol dire aprirsi al dialogo senza supinamente adagiarsi a ideologie giudiziarie preconfezionate ovvero piegare alla ragione politica la ragionevolezza delle valutazioni discrezionali.

Per questo la qualità del lavoro del giudiceil limite della sua esigibilità anche in ragione delle condizioni personali dello stesso (si pensi a disagi familiari, a malattie, alle incombenze genitoriali) coniugate al benessere organizzativo e al buon andamento dell’ufficio sono al centro della riflessione associativa di questi anni, investendo il valore della funzione giudiziaria voluta  dalla nostra Costituzione.

Ma ancor prima e – ripetiamo oggi ancor più – va difesa da ogni attentato, espresso o subdolo, l’indipendenza interna dei magistrati, rifiutando ogni forma anche surrettizia di gerarchizzazione e di soggezione e collateralismo verso la politica o poteri forti.

Proponiamo e ci impegneremo, non solo nel corso di questa ulteriore campagna elettorale, per consolidare un governo autonomo della magistratura e un modello di giudice che sappiano dialogare con moderazione e capacità di sintesi, ponendo un argine a tutela dell’indipendenza dei magistrati e del rigore deontologico.

Ci rivolgiamo quindi ai tantissimi colleghi che non hanno votato, stanchi e delusi, chiedendo loro di tornare a votare e ad impegnarsi negli incontri associativi.

Il C.S.M. ha bisogno proprio di voi e del vostro contributo; è necessario che il vostro silenzio si trasformi in impegno e proposta.

Noi proveremo a testimoniare in concreto questi valori, senza svenderli mai ad alcuno ed in nessun caso.

Per questo Unità per la Costituzione rifiuta i trasformismi e ogni maschera illusoria e ingannevole che, dimentica di quanto è accaduto, nessuna autocritica ha ritenuto di dovere compiere, salvo proporsi come il “nuovo” che avanza in nome di una pretesa e indefinita moderazione.

Proseguirà, pertanto, il proprio percorso di lealtà a sé stessa e ai suoi valori e di trasparenza nei confronti di tutti colleghi.

A Silvia Corinaldesi auguriamo quindi una campagna elettorale di confronto reale e di impegno sui valori costituzionali che sono il cuore della Carta costituzionale.

Noi ci impegneremo perché la sua disponibilità e il suo metterci la faccia possa essere di aiuto all’intera magistratura associata.

La Presidenza e la Segreteria nazionale di Unità per la Costituzione