Unicost sugli esiti delle suppletive CSM

Prendiamo atto del risultato elettorale e sarà per noi, senza veli di ipocrisie, sprone per il futuro e occasione per proseguire nel processo di rifondazione del gruppo.

Noi non dimentichiamo quanto è accaduto e guardiamo a questi risultati elettorali, per certi versi prevedibili, senza rimpianti, ma forti del percorso di rinnovamento intrapreso e del rigore morale che abbiamo testimoniato.

Abbiamo inteso operare in modo coerente e trasparente anche nel corso di questa campagna elettorale, assumendoci – grazie al lavoro di tanti colleghi perbene e delle segreterie distrettuali – l’onere via via di individuare il candidato più credibile emerso dal percorso di designazione voluto dall’A.N.M. per le candidature, al quale noi abbiamo aderito.

Ringraziamo sinceramente Francesco De Falco che lontano da circuiti massmediatici, indipendente da legami di ogni sorta, rappresenta appieno i valori nei quali ci riconosciamo di professionalità, autonomia e dedizione.

Le scelte e il giudizio dei 6799 magistrati che hanno votato (su 9234 aventi diritto), il silenzio – assordante e denso di rabbia e protesta – di migliaia di magistrati che non sono andati a votare ci richiamano ancora e per il futuro ancora di più ad un esercizio di politica rigoroso e dialogante con i settori della magistratura associata che intendano confrontarsi, al di là di clientelismi e populismi, con i problemi reali del governo autonomo della magistratura e dei magistrati italiani.

Auguriamo ai neoeletti Nino Di Matteo e Antonio D’Amato buon lavoro: sono chiamati a raccogliere un fardello di coerenza e testimonianza, in rappresentanza di tutti i magistrati italiani e dell’istituzione consiliare.

Da loro, come da tutto il C.S.M., ci aspettiamo un lavoro rigoroso e trasparente per restituire piena legittimazione al governo autonomo diffuso della magistratura italiana.

Grazie ancora a tutti i magistrati italiani.


La presidenza e la segreteria nazionale di Unità per la Costituzione