Unità per la Costituzione: Bachelet e il principio di coordinamento

Alla fine di questa giornata dedicata in tanti luoghi al ricordo di Vittorio Bachelet, ucciso dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980 sul pianerottolo delle scale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza, ci fa piacere ricordarlo con un suo scritto sul valore del principio di coordinamento.
vittorio bachelet


Alla fine di questa giornata dedicata in tanti luoghi al ricordo di Vittorio Bachelet, ucciso dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980 sul pianerottolo delle scale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza, ci fa piacere ricordarlo con un suo scritto sul valore del principio di coordinamento. 

Bachelet era Vice Presidente del CSM e professore di diritto amministrativo. Così scriveva del principio di coordinamento già nel 1962, primo fra gli studiosi, con l’intento chiaro di rendere la pubblica amministrazione uno strumento attuativo della Costituzione:

<il «coordinare» è in certo senso manifestazione tipica di una società democratica e pluralistica, che intende ottenere l’armonico orientamento di individui, gruppi, istituzioni verso fini determinati, senza però annullare la libertà o l’iniziativa di tali individui, gruppi o istituzioni.  Il coordinamento tende a garantire contemporaneamente la autonomia dei singoli organismi coordinati e insieme la possibilità di un loro indirizzo unitario a determinati fini comuni>

A fronte del rischio di una crescente gerarchizzazione negli uffici giudiziari e fra uffici giudiziari di gradi diversi, l’intuizione di Bachelet, che per primo declinò la centralità del coordinamento come alternativa alla gerarchia e all’autarchia,  ci sembra ancor più oggi convincente, un modello da promuovere  e praticare nell’organizzazione degli uffici e nelle relazioni fra gli uffici, certamente più aderente al potere diffuso come voluto dal Costituente, per il fine comune del servizio di giustizia da rendere ai cittadini.

 Il Presidente                                                                               Il Segretario Generale

Mariano Sciacca                                                                         Francesco Cananzi