b. L’organizzazione degli uffici

Profili programmatici

La legittimazione moderna della magistratura è, oggi, professionale e, insieme, organizzativa.

Un compito importante realizzato dagli ultimi Consigli è stato quello di fornire ai Dirigenti degli Uffici un supporto, a cominciare dallo strumento tabellare, per realizzare modelli di organizzazione del servizio giudiziario rispettosi del principio del giudice naturale e dell’efficienza della risposta di giustizia.

In questa prospettiva si deve semplificare significativamente il processo tabellare esaltando, da una parte, la dimensione di garanzia e di presidio dei risultati e, dall’altra, conferendo maggiore autonomia e potere di scelta ai capi degli uffici. Centrale sarà la revisione dei meccanismi di approvazione tabellare che restituiscano effettività al vaglio consiliare dei progetti tabellari.

La nuovanaturadel Dirigente dell’Ufficio giudiziario, la temporaneità dell’incarico, la maggiore complessità delle sue attribuzioni e la necessaria attuazione del principio della ragionevole durata del processo deve comportare una trasformazione dell’attività del Consiglio in tema di proposte di organizzazione giudiziaria (v. scheda informatizzazione giudiziaria).

Occorre confrontarsi con le innovative forme di gestione dei processi, con l’informatizzazione dei servizi, con la necessaria sinergia delle professionalità informatiche e giuridiche per realizzare programmi organizzativi generali e progetti finalizzati di breve o medio periodo.

In tale direzione vanno riorganizzate le strutture e meglio definite le competenze interne della commissione standard e della struttura tecnica per l’organizzazione. Occorre provvedere immediatamente a un’operazione verità e comunicazione – in collaborazione con il Ministero di Giustizia – che proceda a una ricognizione reale della situazione organizzativa e soprattutto dell’informatica giudiziaria.

Rientra nei profili di organizzazione anche una reale presa di coscienza della stabile tendenziale maggioranza della presenza in magistratura della componente femminile, che impone un modello organizzativo degli uffici che sia funzionale al pieno riconoscimento dei diritti individuali della donna-magistrato e della valorizzazione delle funzioni giurisdizionale del magistrato-donna.

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