CSM – UNICOST. Resoconto attività consiliare svolta nel periodo ottobre 2014 – ottobre 2015

QUINTA COMMISSIONE

Durante il primo anni di consiliatura, si è resa realtà l’approvazione del nuovo Testo Unico sulla Dirigenza Giudiziaria nella prospettiva di garantire le esigenze di trasparenza, comprensibilità e certezza delle decisioni consiliari.

L’iniziativa, posta in linea con le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica emerito, Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia di insediamento dell’attuale Consiglio, mira ad una razionalizzazione dell’amplissima discrezionalità di cui il Consiglio gode nel valutare irequisiti attitudinali e di merito dei magistrati al fine del conferimento di posti direttivi e semidirettivi.

Inoltre, in risposta all’esigenza evidenziata dal Presidente della Repubblica,

Sergio Mattarella, di una riforma della disciplina finalizzata a rendere «quest’ultima più fluida e meno complessa mediante lo snellimento e l’accelerazione dei procedimenti per la copertura dei posti, anche in considerazione dell’impatto delle disposizioni sull’età pensionabile, si è proceduto con assoluta tempestività alla ridefinizione degli indicatori di idoneità direttiva, stabilendo distinti e specifici indicatori, diversificati secondo le tipologie di incarico, ponendosi nuove e chiare regole del giudizio di comparazione tra aspiranti.

In estrema sintesi, il testo si informa alle seguenti linee guida:

a) razionalizzazione e semplificazione del testo;

b) apertura massima dell’accesso alla dirigenza;

c) valorizzazione della cultura dell’organizzazione e delle nuove competenze maturate

nella gestione di realtà complesse;

d) distinzione e specificazione dei requisiti attitudinali in base alle tipologie di ufficio

direttivo;

e) indicazione di criteri chiari e precisi per il giudizio di comparazione tra candidati;

f) semplificazione massima del procedimento e standardizzazione dei tempi e dei

moduli valutativi.

L’intento è far sì che la meritocrazia non rimanga un’affermazione di principio, ma rappresenti realmente il valore fondante di ogni scelta selettiva.

Nel perseguimento di tale obiettivo, peraltro, si è prestata la massima attenzione alla necessità di preservare l’autonomia valutativa del CSM, evitando di introdurre nelle procedure selettive criteri tali da minare la discrezionalità propria di un Organo di rilevanza costituzionale.

In altri termini, nel ridisegnare la disciplina del conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi si è cercato un giusto punto di equilibrio tra il principio di legalità e l’irrinunciabile esigenza di tutelare il potere di autodeterminazione consiliare, che deve sempre orientarsi alla scelta del migliore dirigente da preporre al posto da coprire, nel rispetto del superiore interesse pubblico.

Ciò anche al fine di arrestare recenti tentativi di degradazione della discrezionalità consiliare a mera discrezionalità tecnica.

Particolare attenzione, anche, è stata dedicata alla promozione del principio delle pari opportunità al fine di equilibrare la rappresentanza di genere nel personale di magistratura.

Sempre nel primo anno, per assicurare una maggiore celerità nella esitazione delle procedure di conferimento per incarichi direttivi e semidirettivi, si è proceduto alla elaborazione ed attuazione di un nuovo applicativo informatico. 

Il nuovo applicativo, preordinato alla gestione delle procedure di conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi, costituisce un anticipazione della più completa e raffinata procedura digitalizzata compresa nel più ampio progetto di reingegnerizzazione di tutte le procedure di competenza del CSM, allo stato in fase di realizzazione, che prevede il completo superamento di ogni supporto cartaceo nei rapporti tra i magistrati, gli uffici giudiziari, i Consigli Giudiziari ed il CSM. Con questo nuovo strumento si è ridotto al minimo indispensabile il supporto cartaceo, che verrà definitivamente eliminato allorquando sarà 

Infine, va segnalata l’elevatissima capacità di smaltimento di questa Commissione, pervenuta, in un anno, all’esaurimento di circa 200 pratiche di conferimento d’incarichi.