CSM – UNICOST. Resoconto attività consiliare svolta nel periodo ottobre 2014 – ottobre 2015

PRIMA COMMISSIONE

Si segnala la partecipazione al lavoro della commissione volto alla predisposizione di un testo diriforma della Circolare sugli incarichi extra giudiziari, attualmente all’esame del plenum. 

Di questo importante progetto di riforma, le linee salienti ineriscono a profili procedimentali e sostanziali.

Quanto al primo profilo, in particolare, la rilevante novità del testo è che sono state previste due sole procedure, una semplificata ed una ordinaria, al posto delle tre della circolare vigente, ed il discrimine tra le due procedure sarebbe dato dal compenso e dal monte orario annuali.

In sede di commissione sono stati approvati tutti  i rilievi avanzati dal rappresentante di Unicost.

In particolare, pur dando atto che la normativa primaria non prevede limiti ad ore e compensi per le docenze e al riguardo il Consiglio è libero di esercitare il suo potere non autorizzando gli incarichi, nondimeno, per quanto attiene al monte orario, è stata posta  l’esigenza di stabilire comunque un “freno” al proliferare di richieste. Pertanto,  è stato accolto il rilievo di fissare un monte orario complessivo che, superando il limite della proposta di 60 ore contenuta nel testo iniziale dei relatori  (che appariva troppo esiguo, risolvendosi tale valore numerico  in una misura frazionata di 5 ore mensili), è stato indicato nella misura di 80 ore, fermo restando il potere del Consiglio di autorizzare, per particolari circostanze, anche incarichi che superino il monte orario sopra indicato.

Per la procedura semplificata il gruppo ha proposto di elevare il limite a 25 ore annuali  ed il compenso ad euro 3.500 annuali e tale  proposta è stata accolta.

In particolare, per i compensi il gruppo di Unicost  ha ritenuto che la fissazione di un limite alla quantificazione del compenso confliggesse con la qualità della funzione, che non può essere svilita con la previsione di  importi comunque inadeguati al prestigio del relatore e alla qualità della lezione o dell’intervento.

In particolare la questione mette in gioco la dignità e la professionalità del magistrato.

Ed allora, di fronte  a compensi “eccessivi” per ogni singola ora, si è ritenuto di dover fissare una   misura di 500 euro orari  come discrimine per l’adozione della procedura semplificata, nel senso che un compenso che superi un tale limite comporterebbe sempre l’adozione della procedura ordinaria. La proposta dei relatori viceversa prevedeva la non autorizzabilità assoluta dell’incarico, salvo valutazioni eccezionali in singoli casi.

Resta evidente che il Consiglio –  ed in ciò l’organo di autogoverno mantiene per intero il suo potere discrezionale – di fronte a compensi eccessivi, possa sempre non autorizzare gli incarichi laddove “il prestigio  come pure i valori dell’indipendenza ed imparzialità siano oppure appaiano compromessi o anche soltanto esposti a rischio, per effetto di gratificazioni o compensi  collegabili ad incarichi concessi o controllati da soggetti estranei all’amministrazione della giustizia”, come previsto dal testo della circolare vigente ( art. 6.1.b),  riproposto nel nuovo testo ( art. 7.1. b) con l’aggiunta indicata in neretto.