Le nostre candidature

Il programma dei candidati UNICOST – Line programmatiche

Linee programmatiche a cura dei candidati:

  • Paolo AURIEMMA
  • Pina CASELLA
  • Giuseppe DI GIORGIO
  • Giovanna DI ROSA
  • Riccardo FUZIO
  • Alberto LIGUORI
  • Mariano SCIACCA

1. Le nostre candidature

Riteniamo che il compito dei nuovi consiglieri debba ispirarsi alla “conservazione” dell’lstituzione. In questa ottica ci sentiamo impegnati a proseguire la continuità di quel ruolo centrale e incisivo assunto da Unità per la Costituzione, che ha contraddistinto l’attività dell’attuale CSM e reso percepibile un concreto rinnovamento del nostro gruppo.

Un rinnovamento di uomini e idee che ha caratterizzato l’intera linea politica della Segreteria Generale e che si manifesta, anche in questo frangente elettorale, con una composizione della “squadra” dei candidati connotata dalla presenza di magistrati vicini alle nuove sensibilità e alle esigenze degli uffici.

Nel rispetto dei percorsi previsti dal nostro statuto, il gruppo di Unità per la Costituzione ci ha individuato, per ciascuna categoria, quali candidati cui intende dare il proprio sostegno.

Ci rammarichiamo che l’esito di questo percorso non sia stato preceduto, a causa delle contraddittorie decisioni delle altre correnti, dalle più ampie consultazioni di base proposte dalla Giunta nazionale ANM e alle quali noi di Unità per la Costituzione avevamo aderito in maniera seria e convinta.

Intendiamo svolgere la fase elettorale che ci attende con la volontà di conseguire il consenso su un “progetto”‘ che, scevro da spinte meramente corporative e correntizie, sia espressione della condivisione dei principi fissati nel nostro statuto e individuati nel perseguimento delle linee fondamentali della Carta Costituzionale, mediante un’attività di politica giudiziaria improntata innanzitutto al rispetto del pluralismo delle idee e mai alla ricerca di pregiudiziali forme di collateralismo politico.

Il pluralismo è un valore fondante del Gruppo di Unita per la Costituzione e deve essere quotidianamente praticato in una logica di confronto ampio e leale che, al tempo stesso, sia però finalizzato alla ricerca di momenti di sintesi e al raggiungimento di scelte condivise.

Un sistema in cui i partiti non appaiono espressione di chiari progetti politici impone la costante presa di distanza da ogni centro di potere esterno o interno alla magistratura e il rifiuto di ogni forma di lobbismo e di ogni rapporto preferenziale  con qualsiasi movimento politico o aggregazione d’interessi, in un’ottica non  di chiusura corporativa ma di dialogo con tutti.

La rinnovata attualità di una più generale “questione morale” nel Paese richiede, anche in magistratura, un forte richiamo al non collateralismo praticato, senza sconti per alcuno.

Il prossimo CSM farà tesoro di questa elaborazione che ha consentito e consentirà a Unita per la Costituzione di essere un punto di orientamento per tutti quei magistrati che hanno realmente a cuore l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e che vivono l’esperienza associativa e di gruppo come esperienza di informazione, di dibattito, di confronto, di riflessione e di formazione di quel tasso di necessario “senso di appartenenza alla magistratura” che costituisce non garanzia di tutela corporativa, ma rafforzamento e consapevolezza del ruolo del magistrato.

*****

Siamo consapevoli della complessità dei compiti di organizzazione della giurisdizione, attribuiti al CSM, e che analoga complessità e presente nell’organizzazione degli uffici giudiziari e nell’attività quotidiana di ogni singolo magistrato. Ecco perché sentiamo di voler rappresentare un CSM più vicino agli uffici ed ai colleghi. A partire dai temi caldi, di carattere più istituzionale, della riforma delle attribuzioni del CSM, del suo sistema elettorale, della separazione delle carriere, del rapporto tra politica e magistratura sino a quelli più vicini alle esigenze di funzionalità complessiva del sistema giustizia ( acceso alla giustizia, conciliazione, digitalizzazione del processo, processo breve, ragio-nevole durata del processo).

In questo spirito e per questa ragione ci auguriamo di poter essere più “amministrazione” che “potere” più “istituzione” che “palazzo romano“.

Paolo Auriemma, Giuseppina Casella, Giuseppe Di Giorgio, Giovanna Di Rosa, Riccardo Fuzio, Alberto Liguori, Mariano Sciacca

Precedente << INDICE programma >> Successivo