Primo quesito associazione nazionale magistrati unita’ per la costituzione

Il primo quesito attiene alle attività di supplenza e viene proposto nei termini che seguono: “L’ANM, considerata anche l’entrata in vigore della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, dovrebbe indire, a supporto della richiesta di copertura urgente degli organici del personale amministrativo e dei magistrati, la cessazione dell’attività di supplenza svolta dal magistrato, in mancanza del personale amministrativo, nei settori civili e penali quantomeno per sette giorni anche non consecutivi?”

La questione è stata ampiamente dibattuta in sede associativa e ad essa sono state dedicate ben due assemblee generali tenutesi nel corso del 2014 e del 2015.

Segnatamente all’esito dell’Assemblea Generale del 9 novembre 2014 con l’impegno dei  colleghi che si riconoscono in Unità per la Costituzione e nelle altre formazioni associative che sostengono la Giunta:

–  è stato deliberato lo stato di mobilitazione, non escludendo ulteriori forme di protesta;

–  è stato chiesto un incontro urgente con il Governo, per essere effettivamente ascoltati, per presentare le proprie proposte in tema di giustizia e per avere serie e concrete risposte;

– è stata indetta la convocazione, per l’ 11 Dicembre 2014, di assemblee distrettuali pubbliche, nel corso delle quali è stata data lettura della  delibera adottata all’Assemblea Generale, con sospensione delle udienze;

–  è stata indetta la Giornata per la Giustizia, per il 17 Gennaio 2015, con l’apertura dei tribunali alla cittadinanza e la realizzazione di momenti pubblici di riflessione e confronto, con lo scopo di diffondere la corretta informazione sull’attività giudiziaria e sensibilizzare sulle condizioni in cui essa è svolta;

–  è stata data diffusione pubblica a livello nazionale dei dati relativi alla produttività dei magistrati indicando le cause della mancanza di tempestiva risposta alla richiesta di giustizia dei cittadini.

Quindi, in esecuzione del deliberato dell’Assemblea Generale del 19 aprile 2015, è stata indetta la sospensione dimostrativa delle attività di indebita supplenza nelle giornate del 23, 24 e 25 giugno 2015, con contestuale pubblica discussione in sede locale in merito alle carenze organizzative e di personale amministrativo, alla necessità di interventi sugli organici, sulla riqualificazione e sulla formazione del personale amministrativo, ormai ridotto a livelli inferiori a quelli di minima funzionalità e gravato da crescenti responsabilità; alla richiesta di forti interventi nel settore dell’organizzazione,  con una stabile disciplina della magistratura onoraria e la piena realizzazione dell’ufficio del processo, un corretto processo di informatizzazione, che non cerchi di realizzare risparmi attraverso l’imposizione ai magistrati di compiti impropri e di un inaccettabile aggravio delle modalità di lavoro; alla dotazione di hardware e software adeguati e una rete efficiente; sulla formazione qualificata e assistenza tempestiva, a sostegno del processo civile telematico e del nascente processo penale telematico; al completamento della riforma della geografia giudiziaria e degli organici.

Parlare ancora oggi di sospensione dell’attività di supplenza, senza nemmeno avere verificato gli esiti della disposta sospensione dimostrativa, ci sembra davvero un fuor d’opera. Del resto l’intera associazione, nel suo massimo organo deliberante, si è espressamente pronunciata in termini negativi sulla possibilità di indire uno “sciopero bianco”, che, peraltro, si pone in contrasto con le norme previste nel nostro codice di autoregolamentazione.


Scarica il pdf                                                                       SECONDO QUESITO