Rassegna cassazione civile marzo 2016

a cura di Andrea Penta

Nel corso del mese di marzo numerosi e significativi sono stati gli interventi delle Sezioni Unite.

La più attesa era la n. 4248/2016, pubblicata in data 4.03.2016 (Rel. D’Ascola), con la quale le Sezioni Unite, a composizione di contrasto, hanno enunciato i seguenti principi di diritto: (a) la mancanza del potere di rappresentanza, essendo quest’ultima una delle condizioni di esistenza del potere di azione, giustifica il rilievo officioso in sede di legittimità , anche se non vi sia stata contestazione nei gradi di merito; (b) è possibile la sanatoria del difetto di rappresentanza, senza che operino le ordinarie preclusioni istruttorie; (c) qualora sorga in sede di legittimità la contestazione esplicita del potere rappresentativo del soggetto che ha agito in giudizio, o stia resistendo, la prova (documentale) della sussistenza della legittimazione processuale può essere fornita anche in questa sede, ai sensi dell’art. 372 cod. proc. civ..

Sezioni unite civili, sentenza 25 febbraio 2016, n. 3727, Presidente G. Salmé, Relatore A. Amendola, ha statuito che il reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale non coperti dal segreto, di cui all’art. 684, commi 2 e 3, c.p., ha natura monoffensiva, tutelando solo l’amministrazione della giustizia e non anche la reputazione e la riservatezza del soggetto sottoposto a procedimento penale, sicché la sua sola violazione non legittima una autonoma pretesa risarcitoria, fermo l’apprezzamento della marginalità della riproduzione alla luce del principio della irrisarcibilità del danno non patrimoniale di lieve entità.

Sezioni Unite civili, sentenza 4 marzo 2016, n. 4252, Presidente L.A. Rovelli, Relatore S. Petitti, ha affermato che l’iscrizione degli avvocati “stabiliti” alla sezione speciale dell’albo degli avvocati territorialmente competente  è subordinata esclusivamente al possesso dei requisiti di cui all’art. 6, comma 2, del d.lgs. n. 96 del 2001, senza che sia opponibile la mancanza delle altre condizioni prescritte dall’ordinamento forense nazionale, salvo che la condotta del richiedente non sia qualificabile come abuso del diritto.

In ambito lavoristico, Sezioni Unite civili, Sentenza 15 marzo 2016, n. 5072, Presidente L.A. Rovelli, Relatore G. Amoroso, ha precisato che, nel regime del lavoro pubblico contrattualizzato, in caso di abusivo ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una P.A., il dipendente, esclusa la possibilità di conversione del rapporto, ha diritto al risarcimento del danno per l’illegittima precarizzazione nella misura e nei limiti di cui all’art. 32, comma 5, della l. n. 183 del 2010.

Infine, Sezioni Unite civili, Sentenza 15 marzo 2016, n. 5078, Presidente R. Rordorf, Relatore M. Iacobellis, ha chiarito che la Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) ha natura di tributo, sicché non è assoggettabile ad IVA.

La Prima Sezione (Sezione Prima, ordinanza interlocutoria 8 marzo 2016, n. 4517, Presidente F. Forte, Est. F. A. Genovese) ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione, ritenuta di massima di particolare importanza, se sia ricorribile, ex art. 111 Cost., la decisione resa dalla corte di appello sul reclamo avverso il provvedimento di liquidazione del compenso in favore degli arbitri  pronunciato dal presidente del tribunale.

Per quanto concerne la Seconda Sezioni, merita di essere segnalata la sentenza 24 febbraio 2016, n. 3656 (Presidente E. Bucciante, Relatore L. Matera), la quale, pronunciandosi in tema di infrazioni al testo unico in materia bancaria e creditizia, ha affermato che la sanzione pecuniaria ex art. 144 TUB (nel testo ratione temporis applicabile) non presenta, alla stregua della giurisprudenza della Corte dei diritti dell’Uomo, un carattere di afflittività tale da essere equiparabile, per tipologia, severità ed idoneità ad incidere sulla sfera patrimoniale e personale, alla sanzione penale.

La stessa sezione (Seconda Sezione Civile, Sentenza 1° marzo 2016, n. 4058, Presidente B. Bianchini, Relatore M. Criscuolo) ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione della causa alle Sezioni Unite per la risoluzione della questione, su cui vi è contrasto, se la parte pienamente vittoriosa nel merito in primo grado, per evitare l’acquiescenza ex art. 329 c.p.c. in caso di gravame da parte del soccombente, abbia l’onere di proporre appello incidentale sulle eccezioni implicitamente o espressamente non accolte nella sentenza di primo grado oppure se sia sufficiente la loro riproposizione nel giudizio di appello, ai sensi dell’art. 346 c.p.c..

Estremamente interessante e dai notevoli risvolti pratici è Sezione Sesta Terza civile, sentenza 29 febbraio 2016, n. 4002, Presidente M. Finocchiaro, Relatore U. Armano, a tenore della quale le controversie per spese, diritti e onorari di avvocato, previste dell’art. 28 della l. n. 794 del 1942, come modificato dall’art. 34 del d.lgs. 150 del 2011, vanno trattate nelle forme del procedimento sommario, previsto dall’art. 14 del d.lgs. 150 cit., anche nell’ipotesi che la domanda riguardi l’an della pretesa.

La Sezione Sesta-Lavoro ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione, ritenuta di massima di particolare importanza, se il ricorrente abbia l’onere, a pena di improcedibilità del ricorso ex art. 369, comma 2, c.p.c., di depositare la comunicazione dell’ordinanza d’inammissibilità dell’appello pronunciata a norma dell’art. 348-ter c.p.c. (Sezione Sesta-L, ordinanza interlocutoria 10 marzo 2016, n. 4738, Presidente ed estensore. P. Curzio).

Infine, la Sezione Tributaria ha sostenuto, in tema di ICI, che sono sottoposte all’imposta le piattaforme petrolifere per l’estrazione di idrocarburi, classificabili nella cat. D/7, la cui base imponibile,  in mancanza di rendita catastale, è determinata secondo i criteri stabiliti nel penultimo periodo del comma 3 dell’art. 6 del d.l. n. 33 del 1992, in base al valore di bilancio risultante dalle scritture contabili al lordo delle quote di ammortamento (Sezione Tributaria civile, sentenza 24 febbraio 2016, n. 3618, Presidente e relatore D. Chindemi).

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