Unità per la Costituzione,
in ordine ai recenti articoli di stampa su indagini in corso per ipotesi di reato relative ad un ex componente del CSM, esprime pieno rispetto e fiducia nell’operato dell’Autorità giudiziaria di Perugia che procede negli accertamenti del caso, ulteriore riprova della capacità della magistratura italiana di esercitare il controllo di legalità a trecentosessanta gradi;
auspica la massima celerità di tali accertamenti affinché sia fatta piena luce sugli episodi oggetto dell’inchiesta, ribadendo che le prime vittime degli ipotizzati illeciti, laddove provati, sarebbero i magistrati italiani e tra questi gli aderenti ad Unità per la Costituzione, che del non collateralismo ad occulti o palesi centri di potere hanno da sempre fatto la loro bandiera;
ribadisce il massimo rispetto del ruolo istituzionale del CSM, organo a composizione collegiale voluto dal Costituente affinché potesse dispiegare la sua attività ed esercitare la sua discrezionalità nella dialettica tra le diverse posizioni in esso chiamate a confrontarsi e in piena autonomia da condizionamenti esterni di ogni tipo e da chiunque provengano.
Il recentissimo rinnovo della Presidenza e della Segreteria generale da parte del Comitato di coordinamento nazionale di Unità per la Costituzione ha individuato unanimemente i nuovi organi di direzione politica del gruppo. Seguiremo quindi con il massimo rigore e tempestività ogni vicenda che possa compromettere la credibilità del governo autonomo della magistratura e ledere l’immagine della magistratura italiana.
Il Presidente
Mariano Sciacca
Il Segretario Generale
Enrico Infante