Secondo quesito associazione nazionale magistrati unita’ per la costituzione

Il secondo quesito viene proposto nei termini che seguono: “L’ANM deve destinare 1/3 dei contributi versati dai soci, per coprire le maggiori spese di assicurazione che conseguiranno alla nuova normativa sulla responsabilità civile?”

Sul tema della responsabilità civile il nostro impegno, attraverso l’azione della Giunta ed in particolare dei componenti del C.D.C. del nostro gruppo, è stato particolarmente intenso ed incisivo nel corso della discussione della legge 18/2015 sulla responsabilità civile dei magistrati, articolandosi in varie forme di intervento, che hanno portato all’approvazione di un testo largamente insoddisfacente, ma comunque depurato  delle originarie e più penalizzanti statuizioni, quali – a titolo esemplificativo- l’azione diretta verso i magistrati e l’abolizione del tetto massimo di responsabilità. Tali azioni sono consistite in:

–  Audizione parlamentare del 3 aprile 2012,  nel corso della quale è stato diffuso il documento: “Indagine conoscitiva sulle problematiche connesse alla responsabilità civile magistrati”.

– Audizione parlamentare del 10 dicembre 2014 – Proposta di legge C. 2738 (S. 1070 senatori Buemi ed altri) in materia di responsabilità civile dei magistrati.

– Convegno del 16 maggio 2012 in Roma dal titolo “La responsabilità civile dei  magistrati. Le proposte di modifica tra disinformazione e  realtà”.

– Assemblee locali informative.

Approvata la legge, la GEC ha subito negoziato con il broker Marsh le migliori condizioni assicurative possibili, così contenendo in poche decine di euro l’aumento del costo dell’assicurazione e prorogando di cinque anni dal pensionamento il periodo di copertura assicurativa. Ulteriori miglioramenti della polizza sono in fase di studio, anche grazie al contributo del lavoro svolto dalla Commissione appositamente istituita dall’ANM e presieduta dalla collega Luisa De Renzis. Detta Commissione si è, tra l’altro, occupata di studiare i profili di criticità e di incostituzionalità della legge 18/2015, in un’ottica di futura revisione, ed ha affrontato incidentalmente tutte le questioni ad essa connesse, tra cui l’analisi del contratto di assicurazione attualmente in essere.  Su questi temi si è dibattuto pubblicamente nel corso del C.D.C. dello scorso dicembre ed il pregevole lavoro redatto dalla citata Commissione è a disposizione di tutti i magistrati.  

Il quesito proposto appare pretestuoso, rispetto ad una azione associativa costantemente volta ad offrire ai magistrati le migliori condizioni per difendersi dai rischi  conseguenti all’approvazione della legge sulla responsabilità civile

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